Monte di Portofino, ripresa l’attività di contenimento dei cinghiali

cinghiali

Santa Margherita. Arrivano le risposte dell’Ente Parco di Portofino, di fronte al proliferare di cinghiali anche nei pressi dei centri abitati tra Tigullio Occidentale e Golfo Paradiso. Da subito, come comunicano gli uffici dell’Ente Parco, “il CDA dell’Ente Parco  ha ratificato all’unanimità il decreto assunto con urgenza il 13 settembre dal Presidente Paolo Donadoni per approvare in anticipo il Piano faunistico di controllo del cinghiale”

e quindi “da qualche giorno, dopo una serie di complessi adempimenti burocratici, sono riprese nel parco le attività di controllo al cinghiale”. In prospettiva, però, si vuole pianificare meglio l’attività con istituzioni, cittadini e cacciatori: “”L’Ente Parco ha ben presente le esigenze del territorio e intende agire per il raggiungimento di una soluzione concreta. Il CDA di oggi ha prospettato un iter per coinvolgere tutti i soggetti implicati in un confronto che consenta di concertare azioni efficaci”. La nota diffusa oggi indica tra le cause dell’aumento di ungulati la “scomparsa della Polizia Provinciale”, perché “i cinghiali sul territorio sono cresciuti di numero, aumentando la propria pressione sul parco (all’interno del quale vengono selezionati e controllati) fino a giungere all’interno dei centri urbani”. Questo anche se, invece, “nel senso comune delle persone del Promontorio di Portofino, il problema dei cinghiali è legato al Parco, che da oltre un quindicennio se ne occupa effettuando studi e controllo della specie”.