Cogorno. Come ogni anno, il 10 novembre è una data che il Comune di Cogorno non dimenticherà mai. Sei anni fa, San Salvatore è stata colpita dalla terribile alluvione con l’esondazione del fiume Entella. Volontari della Protezione Civile nazionale con più di una ventina di squadre, volontari delle pubbliche assistenze locali, semplici cittadini, giovani e meno giovani, tutti con un unico obiettivo: aiutare e ripulire dal fango case, giardini, garage, strade e marciapiedi, aree pubbliche e aree private.
“E’ una giornata in cui vogliamo richiamare quel senso di responsabilità e di solidarietà che in quei giorni dell’alluvione avevamo ricevuto e che dobbiamo ricordare oggi ancora più fortemente – ha detto il vicesindaco Enrica Sommariva -. Oggi, possiamo uscire da questo difficile momento di emergenza sanitaria solamente con la responsabilità e l’auto protezione. Stiamo attenti ai nostri comportamenti: come esistono le norme di autoprotezione di protezione civile per salvarci dalle alluvioni, dobbiamo proteggerci da questo virus molto più invisibile e subdolo. Se rispetteremo le norme e i comportamenti da adottare, rispetteremo e aiuteremo il prossimo e solo così riusciremo a superare questo triste momento storico”.
L’invito, in occasione dell’anniversario dell’alluvione è stato ribadito anche durante le celebrazioni del 4 novembre scorso per la Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: “Rispettiamo le norme e usiamo la testa – ha concluso Sommariva -. Ricordiamoci di chi ha difeso la nostra Patria e la nostra libertà donandocela. Anche se in maniera minore rispetto all’ora, anche oggi ci viene chiesto questo, per battere definitivamente il virus”.