Lavagna. Il gruppo di “100% Lavagna” esprime la propria soddisfazione per il ritiro della pratica che avrebbe previsto la chiusura dell’asilo nido con affitto dei locali: “Abbiamo impedito con forza e determinazione, insieme agli altri gruppi consiliari di opposizione, che fosse espletato un atto gravemente lesivo verso le famiglie lavagnesei”, dicono Laura Corsi e Mario Maggi.
Asilo nido: non tutti vanno in pensione
Si va verso l’affidamento di un servizio esterno, a fronte del pensionamento di larghissima parte del personale comunale impiegato nel nido e dell’impossibilità di rimpiazzarlo, per i vincoli dello stato di dissesto. In realtà, non tutto il personale attuale andrà in pensione, perché, come da precisazione giunta a Twebnews dalla diretta interessata, una assistente del nido non è in questa condizione e quindi non lascerà il lavoro né adesso né alla fine dell’anno scolastico.
Liliana Segre, il fascismo e la maggioranza: lo stupore di Officina Lavagnese
Intanto, “Officina Lavagnese”, il gruppo di Guido Stefani e Aurora Pittau, rivendica anch’esso come fossero state le minoranze, prima del consiglio comunale, a contestare la pratica così come era stata presentata, e ricostruisce il voto sulla mozione di solidarietà alla senatrice Liliana Segre, giunto con un percorso insolito ma comunque diverso da come era stato riferito nella nota dell’amministrazione comunale:
“Veramente sorprendente – scrivono Stefani e Pittau – è stato scoprire che la mozione di solidarietà alla senatrice Segre sia stata proposta dal Sindaco Mangiante. Non vi è traccia di tale proposta del Sindaco nell’ordine del giorno del Consiglio. L’unica mozione in tal senso, era quella di Officina Lavagnese, il cui testo è agli atti e a disposizione della cittadinanza. Durante la discussione il Sindaco ha manifestato la propria indisponibilità ad accettare tale mozione in quanto riportava espressioni e riferimenti anche alla lotta contro ogni forma di fascismo. A detta del Sindaco tali riferimenti potevano essere causa di divisione. Per questo motivo, in quella sede, ha proposto il testo approvato all’unanimità dal Consiglio Regionale. Il Consigliere Stefani, promotore della mozione per Officina Lavagnese, ritenendo più importante ottenere l’unanimità sul tema della solidarietà alla senatrice Segre e sulla lotta contro ogni forma odio, intolleranza, razzismo, antisemitismo, ha preferito ritirare la propria mozione e votare il testo già passato in Consiglio Regionale, sottolineando però che il fascismo non può in nessun caso essere equiparato alle idee politiche democratiche e che è vietato dalla costituzione e dall’ordinamento giuridico del nostro paese. Non comprendiamo perché termini come “popolo curdo” (il riferimento è ad una precedente mozione) o “lotta a fascismo e neofascismi” possano urtare la sensibilità dei consiglieri di maggioranza”.
Nido e Liliana Segre: la versione della maggioranza
Quella di seguito è la nota che aveva inviato lo staff del sindaco, come riassunto dell’esito del consiglio comunale:
“Si è tenuto ieri sera a Lavagna il Consiglio Comunale. Tanti i punti all’ordine del giorno. I primi riguardavano provvedimenti di variazioni di bilancio: tutti approvati dopo esaurienti spiegazioni del Sindaco Mangiante.
Si è poi affrontato l’argomento asilo nido. Questo punto per volontà del Sindaco è stato ritirato in attesa di maggiori notizie circa le nuove politiche del Governo a livello nazionale. Mangiante ha comunque ricordato ancora una volta la grave situazione inerente le risorse umane e le unità operative in capo a questo servizio che saranno ridotte ad una sola nel 2020 a causa dei prossimi pensionamenti.
Sono poi stati trattati i temi delle spese urgenti per gli eventi calamitosi subiti recentemente e la ricognizione delle partecipazioni pubbliche del Comune in ATP e Iren Tigullio.
Per la gestione del servizio biblioteca tutti d’accordo sulla necessità di esternalizzare il servizio ma precisazioni sono state necessarie sui criteri della procedura del bando.
Unanimità invece per la proposta del Sindaco di approvare il testo adottato dal Consiglio Regionale per quanto riguarda la “Solidarietà alla Senatrice Segre” come pure il punto relativo alle norme antifumo nei locali pubblici seppur non siano state rilevate infrazioni od anomalie di nessun genere a Palazzo Franzoni”.