Borzonasca. Michele Falcone, 19 anni di Borzonasca, appassionato di cucina, continua a volare alto e i suoi sogni si avverano. Impegno, passione e dedizione lo stanno per portare in giro per il mondo a fare nuove esperienze. “Tutto è incominciato fin da piccolo, incominciai a percepire emozioni forti, come un po’ quando ci si innamora… ecco, e tutto è rimasto così, anzi diventa sempre più intenso. Finite le medie andai al Marco Polo dove continuo gli studi”, racconta, ringraziando il dirigente scolastico Alessandro Clavarino. “Sempre più mi venne la curiosità di conoscere più approfonditamente la materia, grazie alla mia insegnante Cristina Gamba che ammiro enormemente per la sua sapienza ed intelligenza: mi ha aiutato in questo.
Incominciai gli stage della scuola, subito come primo ambiente l’hotel Excelsior Palace di Portofino, a fianco del sous-chef Marco Pizzi che mi mise in pasticceria: una grandissima persona che mi ha aperto la mente. Poi andai a lavorare al Capocotta di Sestri Levante, un ristorante situato a fianco alla Baia del Silenzio, con lo chef Jorg Giubbani che diede tutto se stesso per farmi apprendere e crescere in maniera professionale; feci anche uno stage continuativo dopo fine stagione, contentissimo di essere stato lì. Nel frattempo mi dedicai ai concorsi, ero continuamente fisso a creare pensare piatti . Il primo concorso nazionale lo feci a Pollein (AO) portai un piatto composto da animelle impanate, gamberi viola di Sestri Levante, crema di zucca al disaronno, olio di nocciole misto chiavari, piazzandomi al primo posto”. Michele dopo ha partecipato a un secondo concorso, per le selezioni nazionali ai campionati italiani portando un piatto tradizionale genovese ma con un tocco di innovazione, ovvero i ravioli di daikon ripieni di presciuseua con condiglione genovese. Piazzatosi primo, ha rappresentato la Liguria ai campionati, prendendo successivamente la medaglia di bronzo. “Gli sforzi vengono così ripagati, a breve (12 maggio) andrò a fare l’ultimo stage scolastico a Monte Carlo, hostellerie Jerome ristorante la Turbie, due stelle Michelin, con lo chef Bruno Cirino, che propone la cucina tipica francese. Al termine mi aspetterà una stagione a Sirmione, ristorante Rucola 2.0, una stella Michelin, chef Andrea Mantovanelli: darò tutto me stesso per fare bene e crescere sempre”.