Palazzo della Cittadella, la proposta di Cama

Chiavari. Trasformare Chiavari nella città della conoscenza. Con questa filosofia è stata presentata l’ipotesi del Palazzo della Cittadella a Chiavari, dal candidato sindaco Lino Cama, che spiega: <Occorre dare un futuro all’edificio dell’ex tribuale; un futuro che crei sviluppo, cultura, lavoro e turismo. È uno dei gioielli nel cuore della nostra città e non può che diventare uno dei luoghi importanti per il futuro di Chiavari e cioè diventare la città della conoscenza. La parola conoscenza va intesa in senso quanto mai variegato. Chiavari ha un patrimonio di sapere diffusi, esperienze, potenzialità che devono costituire un “marchio”, un tratto, un “brand territoriale” che identifica Chiavari e suo il territorio>.

Ha aggiunto Donatella Nicolini, capolista de “La città di tutti” e vice sindaco in pectore: <Più che un ragionamento nel merito è un metodo. Noi vogliamo realizzare i nostri progetti lavorando con i professionisti che se ne occupano. Il Palazzo della Cittadella è un esempio. Giorgio Getto Viarengo ha messo a disposizione un’idea per lo sviluppo della città; non è la priorità assoluta, lo sappiamo, ma è un segnale. Attraverso le associazioni, i cittadini e le realtà economiche vogliamo fare rete e liberare le energie con la collaborazione di tutti>. E Viarengo, durante la sua illustrazione per spiegare lo stato attuale del palazzo e le possibilità per il suo domani, ha evidenziato che <Serve soltanto buona volontà per iniziare subito a lavorare per la creazione di uno spazio culturale nell’ex palazzo di giustizia in grado di attrarre conferenze, meeting, mostre e altri eventi culturali. L’idea ha come riferimento Il Palazzo Ducale di Genova che con i suoi eventi di respiro internazionale è diventato un modello di sviluppo culturale in tutta Italia. Il Palazzo della Cittadella, inutilizzato dalla chiusura del Tribunale a Chiavari, può essere un traino per tutta la città. Il piano terra potrà ospitare uno spazio per mostre monografiche o comunque complementari alle attività degli spazi superiori. Il primo piano rialzato è da considerarsi come spazio delle attività espositive e di promozione, con attenzione alla creazione di uffici collegati e locali per eventuali servizi di ristoro. Il piano superiore, nella sala delle udienze, potrà diventare, oltre che spazio espositivo, aula per attività di rappresentanza. Il sottotetto, diviso in uffici, è ottimo per installarvi segreteria, direzione, spazi per riunioni operative e preparazione degli eventi>.