Alla Piana di Coreglia il ricordo dei deportati ad Auschwitz: le immagini e le parole
Coreglia Ligure. Si è tenuta ieri, come ogni 21 gennaio da 18 anni a questa parte, la celebrazione del giorno in cui gli ebrei italiani detenuti al Campo 52 di Calvari furono prelevati, per venire destinati alla morte ad Auchwitz. Si tratta di una pagina di storia drammatica, riscoperta grazie alle ricerche di Renato Lagomarsino, Getto Viarengo, più di recente Massimo Minella. Quest’ultimo ha letto il messaggio di Liliana Segre, che nel convoglio da Milano ad Auschwitz viaggiò con i 28 liguri: “Sostegno e solidarietà sono segnali che fanno bene al cuore. Non potrà essere con voi per concomitanti impegni ma lo sarò con il cuore.
Vediamo le immagini delle celebrazioni:
Alla giornata di commemorazione, c’erano il Comune Coreglia Ligure, l’Anpi, l’associazione ex deportati, le organizzazioni sindacali, il nuovo parroco don Salvator Bizzimana, «dobbiamo dire mai più a questi fatti», i sindaci di Leivi, Vittorio Centanaro, Neirone, Stefano Sudermania, in rappresentanza di Chiavari il consigliere Giorgio Canepa, San Colombano, Giovanni Solari, Carasco, Massimo Casaretto, per Sestri Levante il giovane consigliere Gabriel Dell’uomo, Favale di Malvaro, Ubaldo Crino, Lorsica, Alessandro Graziadelli, Cicagna con la sindaca facente funzione Sonia Gardella. Presenti i gonfaloni della Regione, Città metropolitana, Comuni di Chiavari, San Colombano Certenoli, Carasco, Coreglia Ligure, Sestri Levante, Cogorno.Hanno letto poesie e riflessioni i bambini delle scuole primarie di Calvari, Isolona di Orero, Lumarzo, Cicagna. E venerdì alle 10.30, ancora protagoniste le scuole con “La Giornata della Memoria” al palazzetto di Cicagna, dove sono previsti interventi, letture, rappresentazioni teatrali ed esposizione di elaborati degli alunni della secondaria, classi 2A, 2B, 3B.
Il rabbino di Genova Giuseppe Momigliano ha detto: «Occorre portare l’insegnamento della memoria della Shoah nel quotidiano, i valori di vita e giustizia, vanno vissuti ogni giorno, come scriviamo, come parliamo. Il problema dell’antisemistismo è molto complesso, ha radici storiche ed ideologiche complicate, è difficile comprenderne le motivazioni che purtroppo si possono ripresentare, ad esempio in un periodo di crisi sociale economica. Facili spiegazioni non vanno bene, occorre uno studio più profondo, sono problemi da non sottovalutare».
Giovanni Boitano è intervenuto per la Regione Liguria: «Queste commemorazioni hanno un compito prezioso perché riaffermano l’importanza del ricordo di quella spietata persecuzione e fanno riemergere le strazianti vicende personali e familiari di uomini e donne sconosciuti. Non dobbiamo, dunque, mai dimenticare – ha aggiunto – il pesante fardello di dolore e sangue che ha accompagnato intere generazioni perché da quello dobbiamo trarre una lezione di civiltà, che resta sempre attuale».
L’omaggio delle autorità alla lapide che ricorda i deporati sul ponte Don Salini. Elio Cuneo rappresentava la Città metropolitana. Ermano Noce ha vissuto la prima celebrazione alla Piana da sindaco di Coreglia Ligure.