Chiavari. I carabinieri della compagnia di Chiavari e della stazione di Cicagna hanno individuato una vera e propria banda specializzata in furti in appartamento, attiva nel levante ligure, i cui membri operavano sia introducendosi negli appartamenti vuoti, sia spacciando come carabinieri in borghese per farsi aprire dai padroni di casa, se anziani. L’indagine, partita ad aprile 2019, ha portato all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Genova, a carico di Eugenio Dellagaren, 49 anni, di Alassio, e Natalino Fabio Riviera, originario di Chiavari, ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto aggravato in abitazione in concorso.
Il giorno dell’incidente a Monleone
Il 9 aprile scorso, i carabinieri di Cicagna avevano individuato un’auto, già monitorata perché vi era il sospetto che viaggiasse con targhe false, a bordo della quale vi erano i due attuali indagati, in compagnia di altre due persone non ancora identificate. All’alt intimato dai carabinieri, gli occupanti della vettura erano fuggiti e, durante l’inseguimento, avevano provocato un incidente stradale, con esito di 15 giorni di prognosi per l’automobilista coinvolto. In quella occasione, uno dei due indagati attuali era stato arrestato in flagranza, per resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma da fuoco, poiché a bordo della vettura era stata trovata una pistola rubata. Gli altri tre uomini si erano dati alla fuga nei boschi della Val Fontanabuona, ma uno di questi, il secondo soggetto oggi arrestato, era stato sottoposto a fermo nel corso della notte per le medesime ipotesi di reato, venendo rintracciato nei dintorni di Cicagna.
Ai protagonisti dell’incidente di Monleone vengono attribuiti i furti
Adesso, le investigazioni, secondo i militari, hanno dimostrato come gli indagati, poco prima dell’inseguimento e dell’incidente, avessero incontrato per la strada un ottantasettenne residente a Carasco e, dopo essersi qualificati proprio quali carabinieri, gli avessero chiesto di verificare se il denaro custodito in casa fosse collocato in un luogo sicuro per via dell’asserita presenza nella zona di non meglio indicati ladri. L’anziano aveva poi scoperto di essere stato derubato di tutto il denaro presente nell’abitazione, oltre che di un libretto degli assegni. Questi, purtroppo, dopo aver collaborato alle indagini fornendo una precisa descrizione dei ladri, dopo una settimana dai fatti è deceduto per cause naturali.
Proseguono, comunque, le indagini, per accertare la partecipazione degli indagati a tutta una serie di furti in abitazione verificatisi la mattina del 9 aprile 2019 nel Levante Ligure, e per dare un nome ed un volto agli altri due uomini che subito dopo l’incidente stradale di quella movimentata mattina erano riusciti a far perdere le loro tracce.