Santa Margherita Ligure. Come spiega Angelo D’Oria, tenente di vascello, capo del 5° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera, «nei fondali oltre ai residui e ai massi della massicciata del porto, che è stata distrutta dalla mareggiata di ottobre, abbiamo trovato tutte le servitù che c’erano sulla banchina e cioè i pali della luce, le colonnine per le utenze delle imbarcazioni, tutto materiale metallico e plastico. Le strutture erano facilmente individuabili ma incastrate sotto i massi ed il cemento, quindi la difficoltà è stata la rimozione».
Ecco il bilancio di “Fondali puliti”, l’operazione condotta da Guardia Costiera e subacquei di Santa Margherita, in collaborazione con Comune, Docks Lanterna e direzione del porto, in programma già lunedì ma poi rinviata a stamattina per le condizioni meteo. Sotto gli occhi del sindaco, Paolo Donadoni, e del vice, Emanuele Cozzio, gli operatori hanno riempito un rimorchio con i rifiuti recuperati.
Come si procedeva? Dopo la ricognizione dei fondali con apparecchiature specializzate, con il posizionamento di palloni di sollevamento sui detriti sommersi e il ripescaggio con una piccola gru. “La tutela ambientale rientra nei compiti istituzionali della Guardia Costiera e questa operazione è la testimonianza di cosa il corpo è in grado di fare”, commenta il comandante del Circomare, tenente di vascello Antonello Piras.

