Cicagna. Nell’ambito del piano di sviluppo della sanità di prossimità nel Tigullio, è stato avviato il rilancio del polo di Cicagna, un presidio strategico per l’intera vallata della Fontanabuona, estesa su nove Comuni e abitata da 10.285 residenti. A darne comunicazione è la Asl 4 che spiega così il progetto, presentato e condiviso in due incontri tra la direzione e i sindaci della valle:
è prevista la progressiva riorganizzazione e implementazione dei servizi per rispondere alle esigenze della comunità residente nel comprensorio montano afferente al Distretto sociosanitario 15, composta in particolare da soggetti anziani, che presentano frequenti comorbilità e patologie croniche, nonché difficoltà negli spostamenti autonomi.
Inserito nell’ambito delle azioni di sviluppo della sanità territoriale previste dal Pnrr, il potenziamento prevede anche uno specifico finanziamento di Asl 4 e Regione Liguria pari a 580 mila euro, dedicato a opere edilizie e a nuove attrezzature del polo sanitario della Fontanabuona – conosciuto anche come “Ospedaletto” – che si configura come struttura polivalente e funzionale/multi professionale.
“L’Ospedaletto di Cicagna – spiega il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti – garantirà una risposta molto più efficace ed efficiente ai bisogni di salute dei cittadini, specie nel nostro entroterra dove risiedono anche soggetti anziani. Sono mesi di programmazione e investimenti importanti grazie ai fondi in arrivo dal PNRR, con linee guida che prevedono un progetto di riqualificazione della sanità territoriale ed è in questo contesto che si inserisce il rilancio del polo sanitario di Cicagna, un presidio strategico per l’intera vallata della Fontanabuona”.
“L’Ospedaletto sarà in grado di erogare cure primarie, garantire continuità assistenziale e attività di prevenzione organizzate in aree specifiche di intervento, in modo sempre più integrato fra loro, – illustra il direttore generale Paolo Petralia – allo scopo di realizzare la presa in carico del cittadino per tutte le attività sociosanitarie che lo riguardano, senza allontanarsi dal luogo in cui vive”.
Nella struttura cooperano infatti diverse professionalità a dare cari servizi: personale tecnico-amministrativo, infermieristico, assistenti sociali, medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali e medici di continuità assistenziale.
Nonostante le difficoltà legate al recupero di risorse professionali, da fine luglio le attività dell’Ospedaletto sono state implementate, ma il percorso non termina qui: sono previste sin da settembre le attivazioni di iniziative ulteriori nelle altre zone della valle, in luoghi stabiliti di intesa con le amministrazioni locali e i Distretti, dove i “punti salute” potranno offrire rete assistenziale e sociosanitaria, a partire dall’azione dei medici di medicina generale e degli infermieri di famiglia e comunità.