Tigullio. A seguito di notizie informali e di conversazione telefonica i sindaci di Sestri Levante e Lavagna hanno appreso con preoccupazione della chiusura per i mezzi pesanti superiori alle 3,5 tonnellate del tratto autostradale Sestri Levante – Lavagna, in entrambe le direzioni, che dovrebbe scattare questo pomeriggio. Ghio e Mangiante hanno immediatamente scritto ad Autostrade per l’Italia, MIT e Regione Liguria per conoscere le ragioni del divieto di circolazione per i mezzi pensati e la durata dello stesso, chiedendo di minimizzarlo il più possibile, anche in considerazione del disagio che ne deriverà per la viabilità ordinaria.
Così il primo cittadino di Sestri: “Come Comune di Sestri Levante abbiamo segnalato numerose volte ad Autostrade per l’Italia la necessità di controllo dell’area relativa al viadotto di Valle Ragone. Alla nostra ultima comunicazione, datata febbraio 2021, Autostrade rispondeva ribadendo l’effettuazione delle verifiche trimestrali di ordinanza. Mi chiedo come sia possibile che oggi, dopo le numerose segnalazioni, si renda necessaria questa misura così impattante, peraltro evidenziata solo a seguito dell’ispezione del MIT, dopo che non sono state prese in considerazione le nostre segnalazioni precedenti.”
Concludono i due: “Chiediamo ad Autostrade e agli altri enti competenti di fornire una risposta immediata alle nostre domande anche per essere in grado di gestire il riversarsi del traffico pesante sulla viabilità ordinaria”.
Questa la nota diffusa da Autostrade:
Sul viadotto Valle Ragone, in A12 tra Lavagna e Sestri Levante è in corso di attivazione una limitazione al transito dei mezzi pesanti superiori a 3,5 tonnellate. La misura compensativa è stata definita di concerto con le strutture tecniche del MIMS, a seguito dei sopralluoghi congiunti periodicamente programmati sulle infrastrutture della rete insieme alla Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia.
Le verifiche tecniche condotte sul viadotto, in linea con le linee guida del Consiglio Superiore dei lavori pubblici emanate ad aprile 2020, esaminate in occasione del sopralluogo, hanno confermato la piena stabilità dell’infrastruttura – già registrata dai controlli effettuati da società esterne specializzate di ingegneria – mentre è stata condivisa una carenza intrinseca del Valle Ragone rispetto ad alcune azioni previste dalla normativa attuale per la progettazione dei pon i di nuova costruzione che sono molto amplificate rispetto alle norme precedenti.
In attesa dell’avvio dei lavori di adeguamento dell’opera, dei quali la Direzione di Tronco di Genova ha già avviato la progettazione, è stata adottata, in accordo con il MIMS, la misura di limitazione al solo traffico pesante. Parallelamente, è stato individuato nel Politecnico di Torino, l’Istituto Universitario cui affidare la validazione di possibili innalzamenti del carico pesante transitabile, in merito alle soglie di carico massimo, da sottoporre e confermare con il MIMS nelle prossime ore. Il viadotto Valle Ragone, resta pienamente fruibile al transito dei veicoli leggeri.