Chiavari. I carabinieri della compagnia di Chiavari sono arrivati ad un punto di svolta nell’indagine sulla morte di Giuseppe Carbone, a Bargagli, dopo la lite con Sergio Schiezzari e dopo alcune settimane di ricovero nelle quali l’uomo non aveva mai ripreso conoscenza.Schiezzari, ristoratore, ieri, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Genova, è stato posto agli arresti domiciliari nel suo domicilio. Così i carabinieri ricostruiscono l’accaduto, secondo le risultanze dell’indagine:
L’AGGRESSIONE
La colluttazione avviene nei pressi dell’abitazione di Carbone, ed alla stessa assiste un testimone che dichiara come la stessa è durata circa due minuti, nel corso dei quali CARBONE non ha opposto alcuna resistenza subendo inerme i colpi di SCHIEZZARI.
Il medico legale all’esito dell’autopsia testualmente scrive: “si ribadisce quindi come sussista nesso di causa tra l’aggressione e il decesso del sig. Carbone, essendo soddisfatti i criteri cronologico (la p.o. ha perso conoscenza immediatamente dopo il trauma), topografico (si sono rilevate gravissime ferite cranio-encefaliche, sede attinta dall’indagato), di idoneità lesiva (le lesioni sono compatibili con un trauma da corpo contundente sferrato a sinistra -regione parieto-temporale e successivo trauma -da altro colpo o caduta a terra -occipitale e temporale destro), di continuità fenomenologica e di esclusione di altre cause.
IL MOVENTE
Corrisponde al vero il fatto che SCHIEZZARI (detto “Buccin”) e CARBONE avessero avuto delle discussioni dovute a questioni economiche, in particolare per il pagamento di bollette (luce e acqua) di un locale utilizzato da SCHIEZZARI, per tenere “delle gabbie con all’interno i richiami che utilizza per andare a caccia”, e di cui è affittuaria terza persona della quale CARBONE aveva preso le difese, suscitando l’astio di SCHIEZZARI.
Tuttavia ciò che ha scatenato l’ira di SCHIEZZARI è una telefonata della figlia, titolare formale del ristorante “prie neigre” di Bargagli, con la quale la donna lo aveva informato che CARBONE, LA SERA DEL 7 OTTOBRE, si era presentato, palesemente ubriaco, presso il ristorante stesso inveendo contro quest’ultimo (che non era presente), infastidendo i clienti e la cameriera, circostanze, peraltro confermate anche dalle dichiarazioni degli altri dipendenti del locale stesso. All’esito di ciò SCHIEZZARI le disse che si stava recando a Traso a cercare CARBONE per dargli una lezione.
Poco dopo il padre richiamava la figlia dicendole “l’ho trovato, vedrai che adesso non succederà più”, ma rassicurandola sul fatto che CARBONE era vivo quando lo aveva lasciato, ma che gli aveva dato uno schiaffo così forte da avergli fatto male.
Alla convivente, invece, SCHIEZZARI, aveva inviato una foto che riproduceva Carbone disteso a terra.