Fuoco ai cartoni: orribile gesto di fronte alla sede della Croce rossa

Chiavari. La notte scorsa, attorno alla una, ignoti hanno dato fuoco ad alcuni cartoni, danneggiando, in una sorta di rudimentale attentato, la serranda della sede di via Gastaldi della Croce rossa. E’ il luogo dove i volontari distribuiscono pacchi di viveri alle persone in difficoltà. Indagini in corso per capire chi sia stato e quali ragioni si possano celare dietro un gesto del genere. Il sindaco, Marco Di Capua, ha pubblicato su Facebook un post di solidarietà, in cui sottolinea anche il lavoro speciale che la Croce rossa attua in questi giorni, con il ritorno dell’emergenza.

Ecco il testo del post:

Desidero esprimere la mia solidarietà e quella di tutta l’amministrazione comunale alla #CroceRossa Comitato di #Chiavari.
Rogo nella notte presso la sede sociale in via Aldo Gastaldi 3. Si tratta del luogo in cui i Volontari si occupano della consegna dei pacchi viveri per le persone più vulnerabili. Ignoti hanno preso alcuni cartoni e appiccato il fuoco, danneggiando la saracinesca della sede sociale.
Un gesto vile contro i Volontari della Croce Rossa che, soprattutto in questo difficile periodo di emergenza causata dal Covid-19, si occupano delle persone più bisognose.
L’incendio è divampato intorno all’una di sabato notte: i Vigili del Fuoco, giunti immediatamente sul posto, sono riusciti a spegnere le fiamme.
Atto ancora più vile se consideriamo che, oltre ai servizi ordinari, i Volontari si occupano delle persone in #isolamentodomiciliare per il Covid-19.
Il Comitato C.R.I. di Chiavari, come in tutta Italia, dall’inizio pandemia, ha messo in atto il circolo virtuoso di Solidarietà e Umanità chiamato “Il tempo della gentilezza – Emergenza Covid-19”. Si tratta di un servizio di assistenza alla popolazione in cui si consegnano farmaci e spesa a domicilio a persone fragili e in difficoltà. E’ possibile usufruire del servizio gratuito su prenotazione rivolgendosi al numero verde della Croce Rossa nazionale.
Si è trattato di un gesto vile non degno di una città come Chiavari.
Marco Di Capua