Turismo, persi 400 milioni. “Così recupereremo gli stranieri”

Levante. E’ appena terminata la conference-call per parlare da turismo a 360 gradi, organizzata dal consorzio Liguria Together, con tutti i professionisti e protagonisti del settore, a livello locale e nazionale, e gli amministratori comunali. L’idea del presidente Francesco Andreoli è piaciuta: oltre 130 persone hanno seguito l’incontro a distanza. E’ stato proprio lui ad introdurre il tema, sul quale si sono confrontati, tra gli altri, il presidente Italia di ENIT, Giorgio Palmucci, l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino, il commissario straordinario dell’agenzia In Liguria Giampellegrini, i sindaci e gli amministratori di Sestri Levante, Moneglia, Chiavari, Lavagna, Santa Margherita Ligure. Ma anche tour operator incoming, il consorzio della Via Lattea, Portofino Cost, Love in Portofino, e Sestri In. A moderare, Antonella Ricciardi.
L’assessore Berrino ha sviscerato alcuni dati: “A fine maggio in Liguria registreremo 2 milioni 680 mila presenze in meno nelle strutture alberghiere, pari a circa 400 milioni di danno su territorio. Il mondo prima del Covid-19 era molto positivo per il nostro settore, ora è tutto da rivedere”.
Molte domande sono state rivolte al presidente Italia di ENIT (agenzia nazionale italiana del turismo) Giorgio Palmucci, ad iniziare Gianluca Perrone, vicepresidente albergatori Lavagna, il quale ha fatto appello a tutte le aziende per un sostegno complessivo, visto che si dovrà resistere per arrivare alla nuova stagione, quella del marzo del prossimo anno.
Ecco l’analisi su vari aspetti che ha fornito Palmucci: “Mai mi sarei aspettato questa situazione, non abbiamo idea della durata, ma le conseguenze saranno su domanda e offerta per ciò che stiamo vivendo. Ci vorrà del tempo, noi abbiamo iniziato a presentare un bollettino per istituzioni, operatori, associazioni categoria, per avere il polso della situazione. E’ evidente che sarà un’estate che non sappiamo ancora quando inizierà, sarà un turismo domestico per luglio agosto . Al Ministero, stanno lavorando per definire protocolli bilaterali per facilitare l’accesso a Paesi adiacenti o vicini, per recuperare almeno una parte turisti che possano raggiungere le nostre destinazioni dice -. Stiamo lavorando ad una “Campagna Italia”: emozioni sì, ma in sicurezza. Anche in autunno il turismo sarà europeo.
Il mondo del wedding, settore importante ma in stand by, sarà quello che partirà più tardi rispetto ad altre attività legate al turismo. Facciamo poi attenzione all’immagine che viene date e che arriva all’esterno, dalle spiagge ad altre questioni da raccontare in maniera veritiera, non come se chiudessimo tutti in una gabbia… Bisognerà anche tenere presente i costi dei trasporti, che purtroppo non potranno che aumentare”.
Giampellegrini ha fatto un focus sul ruolo delle Regioni: “Ogni Regione dovrebbe potersi organizzare perché sono realtà diverse, pensiamo ad esempio alle strutture alberghiere, per consentirne l’operatività. Così come i battellieri, noleggio macchine, pullman, ristoratori. Le Regioni dovrebbero avere un certo margine di manovra, non si possono trattare in modo uguale situazioni diseguali”.
Ha partecipato anche il presidente del consorzio della Via Lattea (piste da sci del Basso Piemonte), interessato a progetti di sviluppo in sinergia con altri territori, ed ha ringraziato Lavagna: “E’ stata la prima città ad accoglierci” ha detto Massimo Bonetti.
Nicolò Mori, presidente del consorzio Sestri In ha posto una chiara e diretta domanda: “Cosa ne è del brand Italia?” Palmucci ha risposto che l’Italia rimane la destinazione numero uno per la vacanza: “Sono poche le critiche o la perdita di fiducia, e questo verrà monitorato regolarmente”.
Valentina Ghio, sindaco di Sestri Levante, punta sulla coesione territoriale: “C’è bisogno di tenere insieme bellezza e sicurezza. Operatori e Comuni hanno bisogno di regole specifiche per un’offerta turistica in sicurezza. Penso poi a maggiori concessioni di suolo pubblico e gestione delle spiagge, per far lavorare al meglio i nostri operatori. Palmucci ha spiegato che è in corso un grosso lavoro di comunicazione rivolto all’estero, insieme ad esperti di marketing: “Dobbiamo far capire che il nostro Paese è sicuro ma non deve diventare un ospedale…”.
E’ intervenuto poi Marco Di Capua, sindaco di Chiavari, che ha annunciato l’adesione del suo Comune al consorzio Liguria Together, ed ha parlato di un crollo vertiginoso per il settore alberghiero, “A Chiavari, pari al 90% in meno di prenotazioni”.
Claudio Magro, primo cittadino di Moneglia ha raccontato che gli operatori si recano in Comune per conoscere le regole e impostare il loro lavoro: “Viviamo di turismo balneare, la prima regola è il distanziamento sociale, con il posizionamento degli ombrelloni, ad esempio, per programmare la stagione dobbiamo poter avere risposte chiare. Secondo me, il 2020 non è ancora del tutto perso”.
Gian Alberto Mangiante, sindaco di Lavagna constata la positività di questa riunione a distanza su due aspetti: “Un’azione congiunta da parte di enti diversi ma impegnanti nello stesso settore, e poi l’aspetto ottimistico perché rivolgiamo lo sguardo nel futuro, nel volere uscire da questa situazione, traguardare la Fase 2 e proseguire con un occhio concreto e razionale verso un settore che per Liguria è decisivo e fondamentale per nostra economia”.
Sergio Michelini, presidente del consorzio Marittimo del Tigullio, ricordando che il nostro Paese ha 8 mila chilometri di costa, ha avanzato una richiesta molto chiara: “Vorremmo essere riconosciuti ed equiparati al comparto del turismo pur mantenendo la nostra identità di settore marittimo”.