Servono certezze
TURISMO E SERVIZI, RIPRESA PIU’ COMPLICATA DEL LOCKDOWN
Mai come questo 1 maggio 2020 è stato legato alla tutela del lavoro che sta vivendo momenti difficili. Il parziale sblocco delle attività di lunedì 4 maggio, dopo due mesi di lockdown che ha blindato l’Italia, è indispensabile, ma ripartire sarà difficile. Il rischio è che la realtà che ci aspetta fuori sia peggiore, più complicata e problematica della costrizione forzata. E’ un momento in cui anche i lavoratori dei centri del Tigullio, soprattutto quelli più a rischio del comparto turismo e commerciale, devono essere aiutati ad affrontare un futuro senza emergenza pandemia nel quale, però, tante cose dovranno essere cambiate. Il cameriere del bar o del ristorante che misura la febbre a un cliente o la sanificazione dei bagni dopo ogni utilizzo, tanto per fare due esempi visti in ti stamattina, danno la misura di come muterà la nostra vita sociale. Una cosa che non si potrà più fare sono le risposte occasionali a chi è in difficoltà, ci vogliono certezze e programmi su tutti i fronti. A cominciare da quelli fiscali e dei tributi locali e nazionali. Non è ancora chiaro se i sostegni annunciati dal governo e dai ministri competenti per il turismo arriveranno, con quali tempistiche e in che misura, se il numero dei disoccupati nel settore servizi anche in riviera sarà considerevole, si porrà il problema di chiedere risorse anche a quei settori industriali e produttivi che anche in tempi di pandemia hanno continuato a fare profitti. Una chiamata che riguarda tutti, sindaci, governatori, sindacati, mondo delle imprese anche nel Tigullio.