La crisi economica legata alla diffusione del Covid-19. Qui riportiamo la posizione espressa da Confedilizia, associazione dei proprietari di immobili, in relazione al pagamento degli affitti, espressa dal presidente, Luciano Maggi:
“Dall’entrata in vigore del DPCM sulle restrizioni di apertura di esercizi commerciali, CONFEDILIZIA – APE in sintonia con le Associazioni degli inquilini ha portato avanti un colloquio continuo con il governo per inserire misure di agevolazione fiscale e monetarie sulla questione locazioni commerciali ed abitative. Confedilizia ha detto fin dall’inizio di questa crisi che per salvare l’economia e consentire di ripartire occorre salvaguardare le imprese e le famiglie che svolgono la fondamentale funzione economica e sociale dell’affitto. Ciò si può fare solo attivando ogni strumento per garantire il pagamento dei canoni di locazione. Ben venga quindi quanto affermato dal sottosegretario al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maria Cecilia Guerra, che conferma che il prossimo decreto del Governo conterrà un aiuto “sostanzioso” per il pagamento dei canoni di locazioni da parte di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali. Se ben calibrato e quindi effettivamente mirato al versamento dei canoni (attraverso rimesse dirette ai proprietari, come richiesto anche dai sindacati inquilini), questo sostegno rappresenta una misura importantissima in aggiunta al credito d’imposta previsto di già dal decreto Cura Italia per i mesi di marzo ed aprile. Si attende inoltre la risposta del Governo sulla richiesta di opzione della “cedolare secca” sulle locazioni commerciali, nonché l’estensione della “cedolare secca” al 10% per i contratti agevolati abitativi in tutti Comuni.
Confedilizia, comunque, tramite le sue sedi locali ha da subito favorito, indipendentemente dalle azioni di aiuto governative, gli accordi tra i proprietari ed inquilini, ma anche, che in assenza di accordo, il conduttore non abbia titolo per non pagare l’affitto di marzo ed aprile. «E’ chiaro – dice Luciano Maggi, segretario della delegazione CONFEDILIZIA APE di Chiavari – che la volontà di trovare un accordo deve esserci da ambo le parti senza posizioni di forza. Proprietario ed inquilino devono venirsi incontro in questo difficile momento per entrambi. Le azioni consigliate sono la riduzione del canone o la sospensione momentanea dello stesso con recupero rateale da individuare in un preciso periodo temporale. Tutto quanto va comunque formalizzato con opportuna scrittura privata da registrare all’Agenzia delle Entrate anche per poter formalizzare eventuali riduzioni d’imposta. Mi fa piacere anche evidenziare che la Delegazione di Chiavari, che attualmente presta i servizi in modalità telefonica e telematica, si sta attivando per affrontare la “Fase 2” predisponendo nei propri uffici le opportune misure di sicurezza, nonché di istituire un piattaforma per organizzare una videoconferenza a cadenza settimanale di ascolto e informazioni su tutte le questioni relative agli immobili e anche al nuovo modo di fruizione degli spazi commerciali che ci imporrà il nuovo stile di vita di prevenzione».