Virus, c’è tempo. Il tempo sospeso di oggi e quello sognato di domani
Dicono che c’è un tempo per seminare . E uno che hai voglia ad aspettare
Un tempo sognato che viene di notte E un altro di giorno teso
Come un lino a sventolare. C’è un giorno che ci siamo perduti
Come smarrire un anello in un prato E c’era tutto un programma futuro
Che non abbiamo avverato.
Mai una canzone, come “C’è tempo”, fra i brani più belli di Ivano Fossati, era riuscita a darci il senso di questo tempo sospeso che finirà quando anche in Riviera , senza paure, tornerà il week end , di cui Gabriele Romagnoli, giornalista e scrittore racconta oggi su La Repubblica.
E’ stato un inizio di 2020 vissuto da tutti pericolosamente, le strade sono deserte, per fortuna, ma dalle nostre finestre e dai nostri balconi sembra di essere sulle montagne russe. L’effetto, tra un tg e l’altro, purtroppo è questo, inattesa di uno “scollinamento” del Coronavirus e della sua fine. Ci sarà da far ripartire tutto.
Ci sarà bisogno di tutto e di tutto. Come nel dopoguerra.
Rinascere e superare questo momento difficile non deve, però, diventare una lotteria.
Anche in questo tempo sospeso ci vogliono certezze e non promesse.
Il caffè sospeso a Napoli vuol dire esserci con un piccolo gesto a beneficio di uno sconosciuto. Il tempo sospeso di oggi chiede a tutti di essere pronti a prendere decisioni non sempre facili per ricominciare. Per tutti.