Lavagna. Il sindaco di Lavagna Gian Alberto Mangiate lancia un appello al governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti, affinchè si attuino misure restrittive subito e per tutti, in modo da contenere il contagio da Coronavirus.
“Mi rivolgo a te… ti faccio presente una serie di situazioni anomale contraddistinte dall’applicazione delle restrizioni: inutile chiudere le scuole e non il resto, inutile chiudere alle 18 solo bar e ristoranti..mi rivolgo a te perchè puoi farti ascoltare, fai chiudere tutte le attività, preserva solo farmacie e parafarmacie, e generi alimetari. Altrimenti è inutile, se poi si può liberamente girare, comprare un anellino o un foulard etnico, che non sono beni di prima necessità”, dice Manginte.
“Oggi è una bella giorata ma si deve stare in casa, gli ultra 65enni sono tutti in giro, e noi siamo limitati nel bloccare questa situazine. Non si possono chiedere sforzi a professionisti e imprenditori, e gli altri circolano liberamente, fai fare la serrata integrale delle attività, è una decisione dolorosa ma è un provvedimento inevitabile.
Noi, sul territorio siamo senza presidio Polfer, c’è a Chiavari e a Sestri Levante ma a Lavagna no, da noi scendono persone dai treni non controllate, ho scritto al prefetto per mettere fine a questa lacuna; c’è bisogno di chiarezza, senso civico e correttezza nell’applicazione delle norme.
Un proverbio africano dice che tante formiche spostano un elefante, se tutti isieme facciamo qualcosa ce la faremo. Aiutaci!”.