Monitor – Tra allarmi e normalità

VIRUS, TURISMO, FRONTIERE APERTE NEL TIGULLIO

Sembra trascorso un secolo da quando, due anni fa, la Cnn nel suo sito inserì le Cinque Terre fra le dodici località nel mondo dove non prenotare un viaggio e una vacanza. Motivo: troppi turisti nell’estremo Levante ligure, cari americani lasciate perdere Riomaggiore, Monterosso, Vernazza, Manarola, Corniglia.

Due anni dopo, il vento è cambiato anche negli Usa. Non è più un problema di sovraffollamento turistico. L’Italia è diventata un pericolo.

Il presidente Trump teme una epidemia di Covid-19 e sta pensando a bloccare nei gates aeroportuali chi rientra dalla Penisola , per non parlare dei rischi per le merci e il Made in Italy, già messo dura prova dai dazi annunciati. Il vento è cambiato in Usa e anche cinque università americane hanno cancellato i programmi in Italia dei prossimi mesi. E ai turisti americani che stanno pensando a una vacanza in Italia il dipartimento di Stato consiglia di “aumentare la cautela”. Tradotto : non prenotate, andate alle Mauritius o alle Seychelles.

Fin qui le notizie che arrivano dagli Usa. E così tanti altri Paesi, Russia compresa, nonostante gli sforzi promozionali degli operatori turistici.

Neanche gli italiani andreanno in vacanza in giro per il mondo e le prenotazioni sono in calo anche per l’Italia. Seconde case a parte.

Una situazione da cui si deve uscire al più presto, il Tigullio ha le “frontiere” aperte.

Con lo sforzo di tutti e magari qualche idea che non guasta.

Per tornare presto alla normalità.

Anche se, stamattina, ad Agorà, su Rai Tre, il presidente del Coni Giovanni Malagò ha confermato i dubbi sullo svolgimento della classicissima di ciclismo Milano-Sanremo, in programma il 21 marzo. Una formidabile “vetrina” di promozione turistica per la Liguria.