Chiavari. Dopo le dichiarazioni, qualche giorno fa, del sindaco di Carasco, Massimo Casaretto, che sollecitava il prolumgamento di viale Kasman per far fronte alle continue problematiche di traffico della zona tra Chiavari ed il primo entroterra, oggi arriva, sul tema, l’intervento, da Chiavari, del consigliere comunale di Partecip@ttiva Giorgio Canepa. Lo riportiamo integralmente:
“Spesso sui media compaiono “esternazioni” circa la viabilità tra entroterra e costa, tante belle parole fatte da Amministrazioni alle quale piace molto parlare, ma poi fare poco o nulla, salvo pretendere che siano altri a “fare” e/o “accettare” qualcosa che vada solo a loro beneficio.
È giusto, come dico da tempo, affrontare i problemi (TUTTI, non solo quelli di campanile) a livello comprensoriale, un comprensorio che può essere identificato semplicemente con le idee del Contratto di Fiume Entella (magari esteso alla propaggine di Rezzoaglio e Santo Stefano).
Ma per farlo si devono abbandonare gli interessi “esclusivi” e mettere sul tavolo il bene comune. Cosa non certo accaduta con il depuratore, ed ora riproposto con le “inaccettabili richieste” del sindaco di Carasco per un prolungamento di viale Kasman.
Corrette soluzioni devono essere sempre prese avendo ben presenti le caratteristiche del territorio, una chiara idea del futuro e supportate da valutazioni tecniche con dati certi, non dimenticando che ci sono ben altri elementi più importanti: la sicurezza, la limitazione dell’inquinamento e la vivibilità di un territorio.
Certo il territorio ha una necessità di soluzioni per la mobilità, ma questa non può essere quelle di continuare ad usare un pregevole territorio solo per fare prima “piste di asfalto” e poi (come molti vorrebbero) cementificarne almeno la parte opposta al fiume.
Sulla base di queste mie valutazioni credo, e supporterò con tutte le mie forze, che si possa realmente riattivare il Contratto di Fiume, dando a questo anche il compito di bilanciare la salvaguardia del territorio e la mobilità, includendo in questa anche soluzioni innovative, come:
Creare parcheggi di prossimità dove lasciare il mezzo e raggiungere la costa con navette
Migliorare il trasporto pubblico, ed incentivarne l’utilizzo
Costruire un by-pass (o se vogliamo un tunnel) che congiunga la parte terminale della Fontanabuona (San Colombano o Carasco) direttamente con l’autostrada, evitando che molti veicoli, in particolare i mezzi pesanti debbano attraversare aree urbane, che in alcuni casi sono fittamente popolate (Via Parma e San Salvatore)
Se vi fosse veramente la disponibilità di TUTTI, ripeto TUTTI (cosa che nel passato è stata troppo spesso a parole ma poi …) io, e Partecipattiva siamo disposti ad impegnarci ancora su questa materia”.