Più servizi domiciliari nel Comune di Rapallo

Rapallo. Si chiama “Comunità in progress” il progetto, presentato oggi, che prevede supporto e sviluppo di una rete a sostegno della domiciliarità. Lo ha proposto il Comune di Rapallo, quale capofila di un partenariato che ha ottenuto il sostegno da parte della Compagnia di San Paolo e di Fondazione Carige nell’ambito del bando InTreCCCi 2018: iniziativa, quest’ultima, che si propone, per l’appunto, di supportare iniziative a sostegno della domiciliarità nei territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. 60mila euro è l’ammontare del contributo elargito dalla Compagnia di San Paolo, a cui si aggiungono 50mila euro da parte di Fondazione Carige.

Comunità in progress: cosa è

Come spiega la nota diffusa dal Comune di Rapallo, “il progetto proposto dal Comune di Rapallo – capofila dell’Ambito Territoriale Sociale 53, che comprende anche il Comune di Zoagli – punta a sperimentare un nuovo approccio alla fragilità che superi la logica prestazionale, ridefinendo il ruolo delle relazioni di aiuto in un’ottica intergenerazionale per migliorare la qualità della vita. Finalità principale è l’ampliamento della rete a sostegno della domiciliarità tramite l’evoluzione del patto sussidiarietà già esistente (progetto  ICA.IA) attravero la figura centrale del Community Manager, assistente sociale (o educatore) a cui verranno affidati compiti di coordinamento nell’ambito dell’iniziativa.

La rete si  “ramificherà” partendo da Casa Gaffoglio – attigua al Centro Giovani – raggiungendo tutto il territorio, compreso quello del Comune di Zoagli. Obiettivo è realizzare, attività di cura, supporto e socializzazione per sostenere persone sole la cui domiciliarità è a rischio rimettendo in gioco le loro competenze, abilità, risorse a favore della comunità. Lo scopo è farlo con il diretto coinvolgimento degli stessi beneficiari del progetto e di associazioni, enti e privati sul territorio: quest’ultimi, laddove possibile, saranno infatti anche i primi sostenitori del progetto nella sua dimensione territoriale (ad esempio, nelle zone frazionali) nonché potenziali attivatori di iniziative a favore della collettività.

Le diverse azioni coinvolgeranno circa 300 persone (250 persone la cui domiciliarità è a rischio per bisogni di cura non soddisfatti; 30 persone in condizioni di medio – grave fragilità in carico ai servizi sociali; 20 caregivers a rischio di burn out).

Il progetto è stato presentato questa mattina nella sala consiliare del municipio di Rapallo. Sono intervenuti il sindaco Carlo Bagnasco, il presidente del consiglio comunale Mentore Campodonico, il vicesindaco Pier Giorgio Brigati, la consigliera alle Politiche familiari Elisabetta Ricci, la dirigente della ripartizione Servizi Sociali Anna Drovandi, Graziella Massa (che segue il progetto per conto dei Servizi Sociali assieme a , Claudia Mozzi, Stefania Montuori, Valentina Gaggero e Daniela Olmo ), Gabriele Manunta (educatore del Consorzio Tassano Servizi Territoriali, a cui è affidato l’incarico di community manager). Tutti loro hanno ringraziato la Compagnia di San Paolo e Fondazione Carige per l’importante contributo salutato l’avvio del progetto con l’auspicio di ampliare la rete a sostegno della domiciliarità grazie al prezioso aiuto delle associazioni di volontariato, vero e proprio tesoro nascosto di Rapallo”.