Chiavari. 40 giorni ininterrotti di furti, anche tre al giorno. Gli abitanti di Chiavari, zone Maxena, Campodonico, Sanguineto, sono esasperati, ed hanno paura. Il consigliere comunale di opposizione Sandro Garibaldi, insieme alla sezione locale della Lega, facendosi portavoce di tutti, ha deciso di scrivere una lettera a prefetto e questore, affinchè intervengano.
E mentre in zona è attiva una chat, per contrallare ed avvisare tramite WhatsApp eventuali pericoli o criticità, ci si interroga su questi colpi in abitazione, in case isolate, anche nella boscaglia, abitate da anziani anche soli. Nel complesso sono 200 i nuclei familiari, da Rovereto al Curlo, attraverso Maxena, Sanguineto e Campodonico.
Il bottino: soldi, gioielli, ed anche armi, prelevate dopo aver aperto alcune casseforti. Il territorio è boschivo, di campagna, ci sono diversi casolari e baracche. I residenti, ringraziano il lavoro delle forze dell’ordine ed auspicano, come spiega Garibaldi, in un ulteriore supporto, anche tecnico, oltre all’incremento del personale, attraverso visori notturni, per scongirare l’irreparabile.
Il sindaco, Marco Di Capua, ha già scritto al prefetto e nella lettera chiede un incontro urgente, al fine di prevenire reazioni incontrollate e pericolose da parte degli stessi cittadini. Intanto il Comune ha piazzato fototrappole, quelle utilizzate per contrastare l’abbandono indiscriminato di rifiuti, che hanno prodotto un periodo di stop ai furti, ma adesso purtroppo il fenomeno è riemerso. Inoltre, sono presenti telecamere lungo la strada di Sampierdicanne, senza sbocco a Campodonico, ma evidentemente non basta, adesso occorre una nuova azione mirata, anche perchè sono stati trovati dei giacigli nelle fasce collinari.