Lavagna. Anche la seconda call di postepay crowd, l’iniziativa a sostegno dei giovani artisti, mette a segno in pochissimi giorni il primo cofinanziamento. A raggiungere il traguardo è la cantante lavagnese Giulia Cancedda, in arte “Cance”, che in soli 5 giorni ha raggiunto il suo obiettivo di 2.000 euro, accedendo in questo modo al co-finanziamento di ulteriori 2.000 euro da parte di postepay, promotrice, con il sostegno progettuale di eppela, dell’iniziativa.
Dopo essersi diplomata in canto jazz al conservatorio, Cance ha vissuto a Londra per due anni, dove ha suonato nei locali e come artista di strada, arrivando a conquistarsi un posto tra i finalisti di “GIGS”, la più grande competizione di artisti di strada che si tiene ogni anno in Inghilterra, e a conseguire un Master in Popular Music Performance.
Il rientro in Italia si è portato dietro molte soddisfazioni e tante cose da dire. Nasce così il primo singolo “Conosci?”, che vuole essere una provocazione e uno stimolo per una riflessione consapevole sulla realtà del precariato in Italia.
Ora, grazie al co-finanziamento, Cance potrà realizzare il suo primo EP, “Piccola guida sonora per aspiranti trentenni”, che mira a raccontare la quotidianità di quei giovani adulti che non vogliono rinunciare ai loro progetti e continuano a portarli avanti tra sacrifici e rinunce, pur di riuscire a vivere la vita che volevano.
Il progetto postepay crowd, è un modello di crowdfunding misto, che integra il microfinanziamento dal basso, premiandolo con un contributo in grado potenzialmente di raddoppiare quanto raccolto dagli utenti. Un co-finanziamento che pone come unico requisito il grado di supporto che l’artista è stato in grado di ottenere dai propri fan. “Se convinci il tuo pubblico, convinci anche me” è il principio alla base.
L’iniziativa, inoltre, sostiene concretamente gli artisti nelle principali difficoltà riscontrate: il reperimento delle risorse per affrontare le spese di produzione, stampa e distribuzione di un nuovo prodotto discografico; la conquista di una visibilità che solo un lavoro di comunicazione ‘professionale’ può offrire; l’accesso a un palcoscenico, a un pubblico da conquistare sul campo.