Aggressione al pronto soccorso, non è un caso isolato: numeri impressionanti

Genova. A distanza di qualche tempo dall’uscita della notizia dell’aggressione a carico di una dottoressa e due infermieri al pronto soccorso di Lavagna, interviene l’assessore alla Sanità della Regione Liguria, Sonia Viale, con questa dichiarazione: “Esprimo la mia solidarietà al personale sanitario del pronto soccorso dell’ospedale di Lavagna per la brutale aggressione subita. Un gesto criminale che condanno fermamente, in quanto offende medici e infermieri e il loro lavoro”.

La Regione divulga, in questa circostanza, numeri assolutamente inaspettati e preoccupanti: nelle strutture della Asl4, nel 2018 si sono registrate 41 aggressioni alle quali si aggiungono le 15 del primo trimestre del 2019.

“Sono numeri che vorrei vedere azzerati – dice l’assessore Viale – Come Regione abbiamo attuato diverse azioni per ridurre il fenomeno, in particolare in Asl4 con il potenziamento della videosorveglianza e attività formative volte a migliorare il rapporto operatore-paziente. Ma anche installazione dei materiali di sicurezza, come vetri anti sfondamento e pulsanti di allarme, e dotazione ai professionisti di cellulari con GPS e navigatori satellitari”.

L’assessore Viale prosegue con un aspetto politico: “la Regione si sta assolutamente muovendo per arginare il fenomeno con fatti concreti. Piuttosto, qualcosa di concreto mi piacerebbe vederlo da questo governo, con una rapida approvazione del disegno di legge che prevede pene più severe per chi aggredisce gli operatori sanitari. Rattrista inoltre che slitti l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole per colpa del nuovo governo, in quanto il fenomeno si deve combattere anche educando i giovani al rispetto di chi per professione salva vite”.