Giardini su Via Trieste: “Il progetto è fermo, vi spiego perché”

Chiavari. Il consigliere di maggioranza Giovanni Giardini, “Cambia con me”, torna ad intervenire sul progetto Italgas in Via Trieste. Rimane leggermente defilato dal sindaco Di Capua ma lo difende e critica il predecessore, Roberto Levaggi. Rassicura il comitato dei residenti dicendo che il progetto e fermo e rilancia l’idea di verificare se sia affossabile.

Ecco il testo di Giardini: «Il Sindaco Di Capua dichiara: “Che ci sia la volontà di mescolare le carte in gioco e di far confusione, è palese”. Oggi il problema è non ho ragione io e il torto è tuo. Il problema è dare risposte certe al Comitato di via Trieste e ai cittadini chiavaresi.

Leggo l‘appello che la Presidente Maria Rita Alì rivolge al Sindaco invitandolo a bloccare il progetto nell’ex area  Italgas. A mio parere, è evidente, che il progetto è fermo perché ad oggi non è stata ancora sottoscritta la convenzione, atto fondamentale per il rilascio del titolo edilizio.  Ossia, l’accordo che deve esistere tra pubblico e privato. Tanto costruisco, tanto devo dare al Comune per area  standard (servizi). L’ accordo, ad oggi,  non esiste (come ho constatato esaminando la pratica nella mia qualità di semplice Consigliere ). Si prevede, nel progetto per quanto riguarda l’utilità pubblica, i” famosi servizi”, parcheggi e verde in quantità irrisoria, rispetto alla superficie abitativa che si vuole realizzare nell’ex area Italgas in via Trieste.

Se poi, come dichiara Levaggi, i contratti tra Italgas e il Comune sono vecchi di 15 anni e si possono rivedere e ridiscutere in una logica di una città che è completamente cambiata, allora consideriamo un fatto importante. Lui nel suo mandato ha perso solo tempo. Non ha sfruttato l’occasione, in 5 anni, di realizzare parcheggi e giardini attuabili anche in zona esondabile (gialla).

Quindi, fermiamo il progetto. Se poi si stabilisce  che l’accordo del 2005 non ha valore , allora a bocce ferme , va rimesso tutto in gioco».