“Conti di Lavagna”: condanne fino a 16 anni

Lavagna. Sentenza stamattina in Tribunale a Genova per il processo legato all’inchiesta “Conti di Lavagna” fatta di presunti intreccci, secondo l’accusa, fra politica e ‘Ndramgheta.

Per Paolo Nucera sono stati stabiliti 16 anni e 6 mesi, per Antonio Nucera 13 anni e 6 mesi di carcere, per Francesco Nucera 9 anni e 6 mesi e per Francesco Antonio Rodà condanna a 15 anni e 8 mesi. Sono considerati esponenti della criminalità organizzata sul territorio, e per loro è stata stabilita la libertà vigilata per due anni e l’interdizione perpetua nell’ambito delle misure previste dall’articolo per i reati di associazione mafiosa. Per Paolo Paltrinieri, legato all’ndrangheta, 6 anni di reclusione.

Condanne anche per i politici che, secondo l’accusa dei pm, avrebbero favorito la ‘ndrangheta: Per l’onorevole Gabriella Mondello, ex sindaco di Lavagna, 1 anno e 6 mesi oltre alla sospensione dai pubblici uffici. Per l’ex sindaco Pino Sanguineti, 2 anni di reclusione.

Assolti i due dipendenti comunali che erano a processo, l’ex geometra Paolo Bonicelli e Lorella Cella, ancora dirigente comunale.

Per l’ex vicesindaco Luigi Barbieri è stata dichiarata la nullità del capo di imputazione e disposta la restituzione degli atti al pubblico ministero.

Assolto l’ex consigliere comunale con delega al demanio della passata amministrazione, Massimo Talerico.

Il processo nasceva dall’inchiesta sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta a Lavagna. Dal 2016 al maggio scorso il Comune era stato commissariato per legami tra la politica e criminalità organizzata.

“L’importante è che sia stata riconosciuta la bontà delle indagini – ha commentato il pm Alberto Lari, che ha seguito il processo insieme alla collega Anna Paolucci – soprattutto l’associazione mafiosa e il voto di scambio e alcuni abusi d’ufficio”.