La 68ª Sagra del Pesce di Camogli

sagra del pesce

Successo annunciato per la Sagra del Pesce di Camogli, famosa per la sua frittura di pesce e per l’impressionante maxi padella impiegata, appuntamento attesissimo che, nonostante l’incertezza del meteo, ha convogliato nel borgo decine di migliaia di visitatori. Organizzata dal Comune e dalla Pro loco di Camogli ha regalato una giornata da ricordare e permesso di assaporare la golosa frittura di pesce, croccante e asciutta grazie a Friol, lo specialista del fritto, che quest’anno ha festeggiato insieme alla città e ai suoi ospiti il traguardo dei 20 anni di sponsorizzazione con frizzanti iniziative e novità.

Frittura nella maxi padella e non solo: presso lo stand gastronomico allestito dalla Pro loco in Largo Ido Battistone si è utilizzata per la prima volta la nuova formula Friol per la frittura professionale: olio di semi di girasole Alto Oleico ricco di Omega9, stabile fino a 230°, resistente all’ossidazione e alle cotture di lunga durata.

Il via alla manifestazione è avvenuto con la tradizionale benedizione della padella e dei pesci, intorno alle 9.15, a cura del Parroco di Camogli Don Danilo Dellepiane; a seguire, alla presenza delle autorità, si sono svolte le premiazioni consuete: Premio Camogli (Gruppo “U Dragun”), Un Manifesto Per la Sagra del Pesce” (1°class. Alice Banfi, a seguire Adele Baldi e Riccardo Posadino (2° e 3° class.). “Premio del Pubblico” a Greta Baldi, sorella di Adele. Nell’occasione del ventennale di sponsorizzazione della Sagra di Camogli, Friol ha voluto omaggiare tutti i volontari con delle vivaci e colorate padelle wok, dal layout brioso e accattivante: la padella, infatti, oltre ad essere il simbolo indiscusso della grande frittura di Camogli è l’emblema della gioiosa atmosfera di festa, della buona cucina e della convivialità che ogni anno, grazie alla sagra e al grande lavoro degli organizzatori e dei volontari, si respira nel caratteristico borgo ligure.

La conduzione della premiazione è stata affidata a Rossella Galeotti, giornalista del Secolo XIX. Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito, intorno alle 10.30 è iniziata la distribuzione del pesce.

Nel maxi padellone sono stati fritti ad arte almeno 30 quintali di pesce azzurro in oltre 3.000 litri di olio Friol senza olio di palma, che festeggia quest’anno i 20 anni di sodalizio con la Sagra di Camogli. Da anni la Sagra rappresenta un importante momento di convivialità ed atmosfera: migliaia di ospiti provenienti da tutta Italia si sono messi come di consueto ordinatamente in fila per aggiudicarsi la vaschetta di pesce arrivato direttamente dai pescherecci, offerto dalla Cooperativa Pescatori di Camogli e da Martini & C., fritto ad arte e distribuito in più riprese grazie all’impegno dei molti volontari presenti. Si stimano intorno alle 100.000 le persone intervenute nei giorni della manifestazione gastronomica che vede quale sponsor da vent’anni Friol, l’olio specifico per friggere che garantisce una frittura croccante e asciutta, grazie alla formula senza olio di palma e resistente alle alte temperature. La sponsorizzazione delle sagre rappresenta una importante occasione per Friol per far assaporare, in cornici suggestive e coinvolgenti, tutto il buono del fritto. Tra le varie sagre “firmate” Friol, la manifestazione che ottiene ogni anno uno dei maggiori successi è infatti proprio la Sagra del Pesce di Camogli. Friol, sin dal 1998 ha un rapporto speciale con la Sagra: non solo è lo sponsor ufficiale ma è anche un vero e proprio partner. Nel 2001 ha contribuito all’acquisto della nuova maxi padella in acciaio inox, entrata nel Guinness dei primati per la sua imponenza con i suoi 26 quintali di peso e tre metri e ottanta centimetri di diametro.

NOVITA’ PER LA FRITTURA PROFESSIONALE: FRIOL con Olio di Girasole “Alto Oleico”

Innovazione e ricerca, attenzione alla salute per un fritto croccante e asciutto. Sono questi gli ingredienti esclusivi di Friol sia nella versione consumer che in quella professionale, dove oggi l’azienda presenta un’importante novità. Friol Olio di semi di girasole Alto Oleico, grazie alle sue proprietà e con oltre l’80% di Acido Oleico garantisce una frittura professionale di qualità e, rimanendo stabile fino a 230°, consente un aumento della vita utile dell’olio (frigge due volte di più rispetto ad un olio di girasole tradizionale) con un incremento della resa in termini di quantità fritta. Ma non è tutto, la maggiore resistenza all’ossidazione del girasole Alto Oleico rispetto agli altri oli di semi, riduce il rischio di produrre sostanze dannose al nostro organismo durante la cottura e quindi con Friol il fritto è buono in tutti i sensi anche grazie al contenuto di Omega 9, prezioso alleato della ns salute!

ECOSOSTENIBILITA’: i 3000 litri di olio Friol diventeranno BIODIESEL

La Sagra, per la prima volta, si è svolta all’insegna della totale ecosostenibilità, con l’utilizzo di materiali (vaschette, bicchieri, tovagliolini ecc.) totalmente compostabili. Inoltre, sempre in un’ottica di sostenibilità e di attenzione per l’ambiente, quest’anno la Sagra del Pesce di Camogli si è arricchita di un nuovo partner. Si tratta di Eco.Energia, azienda fiorentina che, attraverso il progetto Olly®, si occupa di raccogliere gli oli alimentari esausti di origine vegetale provenienti da utenze domestiche e commerciali, trasformando un rifiuto in un’importante risorsa, con un significativo risparmio economico-energetico. Quest’anno si provvederà, infatti, alla raccolta degli oltre 3.000 litri di olio FRIOL, impiegati per la maxi frittura, per trasformarli in una risorsa riutilizzabile quale il biodiesel.

Oltre all’aspetto ecologico la Sagra ha un importante risvolto solidale: i proventi di quest’anno andranno all’Associazione no-profit “Mi nutro di vita”, impegnata nella lotta ai disturbi del comportamento alimentare (www.minutrodivita.it). Con un modesto contributo di 6 euro i partecipanti hanno potuto ottenere la vaschetta colma di pesce fritto ed il piattino ricordo in ceramica, che raffigura il manifesto di questa edizione.

Qualche informazione storica e tecnica sulla SAGRA DEL PESCE DI CAMOGLI

Cenni sulla nascita della Sagra del Pesce

La fama della “Sagra del Pesce” di Camogli coincide con quella della sua famosa padella gigante. Tutto ebbe inizio nel 1952, quando una ventina di pescatori decisero di donare del pesce fritto ai residenti e ai visitatori di passaggio, durante la festa di San Fortunato, loro Patrono. L’iniziativa ebbe successo al di là di ogni aspettativa, tanto che gli organizzatori dovettero friggere pesce per tutto il giorno. L’anno successivo si ripropose l’evento e Lorenzo Viacava detto “O Napoli” insieme a Lorenzo Gelosi detto “Cen”, entrambi pescatori, decisero per l’occasione di far costruire una padella gigante che divenne subito la più grande attrazione di quella che ormai era diventata una vera e propria sagra. L’avvenimento, nel frattempo, salì agli onori della cronaca internazionale grazie all’ampio spazio dedicato alla sagra dal New York Herald Tribune, all’interesse di Re Baldovino del Belgio e, nel 1955, addirittura a un’eurovisione televisiva. Questa simpatica tradizione si è trasformata negli anni in un importante momento di comunicazione e di proiezione dell’immagine a vocazione turistica della Città.

Specifiche tecniche della Maxi Padella di Camogli

Si tratta di un padellone speciale, non di ferro come i precedenti, ma d’acciaio. Pesa ventisei quintali, ha un manico di tre quintali e un diametro di tre metri e ottanta centimetri, per poter essere agevolmente trasportata nelle varie trasferte in altre regioni d’Italia. La maxi padella sarà alimentata da bruciatori ad aria soffiata in grado di utilizzare sia il gas che il gasolio. L’attuale padella, di acciaio inox, utilizzata per la prima volta in occasione del cinquantenario della manifestazione, è la quarta della serie ed è stata realizzata anche grazie al contributo di Friol. E’ stata commissionata alla ditta parmense Botti dalla Pro Loco di Camogli e realizzata su progettazione della Europlan di Lavagna nel 2001. La prima padella cadde in mare nel 1959, la seconda e la terza sono ormai in disuso.