RIVIERA DI LEVANTE, LA CINA È (SEMPRE PIÙ) VICINA
Quando negli anni ’80, la Walt Disney Corporation propose a Genova di ospitare nel ponente cittadino una “Disneyland” europea, con l’industriale Riccardo Garrone e il finanziere Victor Uckmar sponsor principali del progetto, la reazione di sindacati, movimenti e Palazzo Tursi fu negativa. Una bocciatura, che consolidò la scelta americana di realizzare la Disneyland a Parigi.
Non vogliamo una città di camerieri, era lo slogan di quegli anni là.
Avevano ragione. Niente camerieri, ma non pensavano ancora ai camerieri-robot, come quelli arrivati a Rapallo che quarant’anni dopo, ridicolizzano quei proclami.
I camerieri-robot del Gran Caffè Rapallo sono un simbolo di quel malessere a comprendere la fine di un’epopea industriale pesante per investire nel turismo e, al tempo stesso, un segnale della svolta che potrà imprimere anche al nostro territorio la Via della Seta, il patto sottoscritto dal governo italiano con il presidente cinese Xi Jnping sulla quale , piaccia o no, dovrà passare anche il Tigullio. Vale solo la pena di ricordare per restare in riviera di Levante, che alla Via della Seta , con quattro anni di anticipo, diede un contributo Zoagli con la manifestazione Velvet &Silk , unico Fuori Expo Milano 2015, in omaggio alla grande tradizione delle sete e dei velluti della cittadina del Levante Ligure.