Chiuso il Cas, niente più migranti a Belpiano

Borzonasca. Si è chiusa un’epoca a Belpiano, frazione di Borzonasca, quella dell’Oasi che era arrivata ad ospitare oltre 150 migranti richiedenti asilo, con il meccanismo del Centro di accoglienza straordinaria e con tante tensioni con i residenti della zona.

La gestione del centro è tornata alla diocesi, che la ha affidata a prete Rinaldo Rocca, ed il Cas è stato chiuso. Gli ultimi 38 migranti sono stati spostati tra domenica e ieri, distribuiti tra centri di accoglienza più piccoli, in particolare a Genova ma, in un paio di casi, pure a Serra di Cicagna e a Lumarzo.

Irrecuperabile, almeno per ora, per i costi che i lavori imporrebbero, il parco avventura, il centro di Belpiano non offrirà più nemmeno il piccolo parco acquatico ed i gonfiabili. Rimangono, però, gli ostelli con 80 posti letto, offerti, adesso, in particolare, a famiglie e gruppi parrocchiali, che già li prenotano, in particolare per giugno e luglio.

Nella foto, l’auto di don Mario Pieracci, già responsabile dell’Oasi, incendiata nel gennaio 2018.