Cogorno. Il consiglio comunale ha approvato questa sera il bilancjo di previsione 2019 del Comune di Cogrno, che pareggia a poco meno di 7 milioni di euro: “E’ un bilancio sano – commenta l’assesssore Sergio Segalerba – Nonostate il taglio dei trasferimenti dallo Stato, siamo riusciti a mantenere, attraverso un’attenta gestione delle entrate e delle uscite, tutti i servizi per i cittadini senza toccare le tariffe”. Si stima in 115mila euro circa il recupero di tasse evase tra Imu e Tari, del quale sono incaricati gli uffici. “L’amministrazione – aggiunge Segalerba – anche per il triennio 2019 – 2021 non prevede l’accensione di alcun mutuo, così come è stato fatto negli ultimi dieci anni. Infatti l’indebitamento complessivo del Comune è passato da 3 milioni e 173mila euro nel 2014 a 2 milioni e 123mila euro nel 2018, che significa che in quest’arco di tempo il debito è diminuito del 32 per cento e siamo molto al di sotto dell’indebitamento consentito dalla legge. Contiamo di proseguire su questa strada”.
È stata confermata la tariffa del 2018 della Tari, il costo complessivo del servizio è di 950 mila euro circa. Nel 2018 confermata la percentuale di raccolta differenziata del 68 per cento: “Ottimo dato se si pensa che prima di iniziare col nuovo servizio si aggirava al 23 per cento”.
“Nonostante questo restano molte incognite sul futuro della gestione del servizio a causa della farraginosa e contraddittoria normativa regionale e nazionale che ci impone di indire una gara unica per il servizio di raccolta – sottolinea l’assessore – . Il comune di Cogorno è capofila di altri 13 comuni della Val Fontanabuona, con i quali stiamo adottando tutte le misure per cercare di evitare questa soluzione, almeno fino al 31 dicembre 2020, perché da quel momento in poi la legge regionale prevede una gara unica per tutta la Liguria: sarebbe oneroso indirla per solo un anno e mezzo, inoltre comporterebbe maggiori costi per la gestione complessiva”.