“Libera Rapallo” e “Rapallo Civica”, le liste che sostengono Andrea Carannante, ed in particolare l’architetto, ex assessore, Massimo Zero, intervengono sull’assetto dell’area del Poggiolino e dicono: “E’ altamente strategica per Rapallo ma è assolutamente sottoutilizzata. Migliaia di metri quadrati in oggi ospitano un grande parcheggio per pochi mezzi pesanti ed autobus, un ecocentro che serve anche il Comune di Zoagli ed un Campo di calcio non regolamentare per il quale sono stati spesi recentemente 500.000 € per la realizzazione del solo manto in sintetico.
La nostra visione e quella del candidato Sindaco Andrea Carannante è quella che immagina un nuovo polo sportivo che prevede la realizzazione di un Palazzetto dello Sport che unitamente al Campo di Calcio rivisitato ed alla vicina Piscina di San Pietro, possa generare un attrattore sportivo di importanza nazionale.
Insieme a ciò è immaginabile un parcheggio di interscambio ed una piastra logistica per il carico e scarico merci: soluzioni assolutamente necessarie per decongestionare il pesante traffico cittadino.
Il nuovo disegno puó anche prevedere un nuovo capolinea delle linee urbane da delocalizzarsi dalla pericolosa Piazza delle Nazioni e la partenza di una pista ciclabile da e per la Città.
Idee progettuali che rischiano di rimanere tali se non si procede nell’immediatezza alla riperimetrazione delle fasce di inondabilitá del Piano di Bacino dell’ambito 15.
In oggi l’intera area del Poggiolino, é in Zona Rossa che impedisce le nuove costruzioni.
É in zona rossa per inerzia dell’attuale Amministrazione perché pur avendo trovato giá realizzati una serie d’interventi per la eliminazione o mitigazione del rischio idraulico ( scolmatore Rio Savagna, spostamento dei sottoservizi dall’intradosso dei ponti, opere varie al contorno … ), non ha provveduto un questi anni a chiedere, ai competenti enti, la possibile riperimetrazione dell’area per convertirla in Zona Gialla se non addirittura Verde, che prevedono ampie possibilitá di trasformazione.
Un semplice sforzo amministrativo, non compiuto dell’attuale maggioranza che mostra ancora una volta il limite di visione di profondi mutamenti strutturali di cui la Cittá ha bisogno”.