L’inaugurazione del capolinea a Casarza. Le immagini

Casarza Ligure. Un servizio importante e anche un pizzico di commozione per la figura che viene ricordata. Ecco il nuovo capolinea di Atp in località Battilana, a Casarza Ligure, intitolato a Ernesto Ricci, l’autista vittima di un incidente occorsogli nel 2004, quando aveva 49 anni e lavorava per la Tigullio Pubblici Trasporti.  La targa è stata scoperta dai due figli.

Ha detto Claudio Garbarino, consigliere metropolitano delegato ai trasporti: «Quando ho iniziato a occuparmi di trasporto pubblico e di Atp ho subito capito che questa non è semplicemente un’azienda. Questa è una grande famiglia, dove si discute, si fanno scelte, si lavora duro, ma sempre nella consapevolezza di essere uniti. Così è anche quest’oggi, quando questo senso di famiglia viene fuori nel ricordo di Ernesto Ricci».

Anche Enzo Sivori, presidente di Atp Esercizio, evidenziaricorda Ricci: «Una persona che ho avuto il privilegio di conoscere. Eravamo amici e lo ricordo molto bene, visto che io sono di Velva, non lontano da Battilana. Era una persona eccezionale, estroversa e un grande lavoratore. Noi oggi siamo qua per ricordarlo e per prendere l’impegno di fare sempre meglio il nostro lavoro».

«Questa nuova struttura – dichiara invece il consigliere regionale e comunale Claudio Muzio – è il segno tangibile di una buona politica che sa venire incontro alle esigenze del territorio, con un lavoro di concerto tra gli Enti coinvolti, in primis il Comune di Casarza Ligure e ATP, finalizzato a garantire un sistema di trasporto pubblico locale attento alle necessità delle frazioni e dell’entroterra. Per realizzare il nuovo capolinea – prosegue il consigliere regionale – è stato necessario mettere in campo, negli ultimi anni, un importante intervento sul ponte di Battilana che attraversa il torrente Bargonasco, a cui Regione Liguria ha collaborato con un contributo di 20 mila euro, a sostegno dell’investimento di 45 mila euro da parte del Comune. L’inaugurazione di oggi – conclude Muzio – viene dunque da lontano, e l’apprezzamento che ho letto stamane negli occhi degli abitanti è il miglior riconoscimento per tutti coloro che si sono impegnati affinché il capolinea e la nuova struttura diventassero realtà. Aver intitolato questo capolinea a Giorgio – noi lo chiamavamo col suo secondo nome – è un gesto dall’alto significato, non solo simbolico, che esprime il forte legame che unisce il servizio pubblico alle comunità locali».