Accoglienza migranti a Cogorno, si cercano ancora quattro case

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Cogorno. Non si chiamano più Sprar ma, con l’entrata in vigore del decreto Salvini, ormai diventato legge, sono Siproimi, Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per minori stranieri non accompagnati.

Quindi, gli ultimi incontri che hanno interessato, con il Comune di Cogorno, gli abitanti del borgo di San Salvatore e il Tavolo dell’Accoglienza delle associazioni cittadine, hanno permesso di chiarire chi saranno gli ospiti del programma di accoglienza che sta per essere attuato (una data però non c’è). Si tratta di persone che abbiano già la protezione internazionale (status di rifugiato politico o protezione sussidiaria) oppure il permesso di soggiorno speciale perché la commissione ha ritenuto di farli rimanere in Italia per particolari necessità, come motivi di salute, situazioni di sfruttamento o perché provenienti da Paesi con particolari situazioni di calamità naturale.

L’amministrazione precisa che “non è più previsto l’arrivo di persone che sono ancora nella condizione di richiedenti protezione internazionale, che saranno ora ospitati nei Cara (ex Cas)”, che è  costituito il primo nucleo dello staff multidisciplinare (di tre persone, di cui due del territorio) coordinato dai Servizi Sociali del Comune, incaricato di seguire gli ospiti e che “inizialmente verranno accolte 2 persone presso il Villaggio del Ragazzo e una famiglia nel Borgo della Basilica dei Fieschi”.

Nel frattempo, però, “Si stanno ancora cercando almeno altri 4 alloggi per  proseguire il progetto iniziale Sprar a cui aveva aderito l’intero consiglio comunale  – così come fatto dall’amministrazione comunale di Santa Margherita Ligure. Le persone verranno accolte  attraverso il modello di accoglienza diffusa e potrebbero arrivare dai Cas aperti nel Tigullio”.