Sestri Levante. Lidia Ravera presidente della giuria del concorso letterario, Giovanni Allevi super ospite del Festival: si delinea con i botti l’edizione 2019 del Premio e Festival Andersen di Sestri Levante, presentata questa mattina in Regione.
Scrittrice e giornalista, nata a Torino e residente a Roma, per cinque anni assessore alla Cultura della Regione Lazio, Lidia Ravera è famosa soprattutto per il romanzo affresco generazionale “Porci con le ali”, dedicato a miti e ideali del Sessantotto italiano, scritto a quattro mani con Marco Lombardo Radice e pubblicato nel 1976: “Lidia Ravera – commenta il sindaco di Sestri Levante, Valentina Ghio – è una donna che rappresenta moltissimo nei movimenti per la rivendicazione della dignità femminile nel panorama culturale italiano, come scrittrice e come donna. Una presenza di grande spessore che ci onora profondamente. Mi preme anche sottolineare la presenza Adelia Gandolfo, nipote del Prof. David Bixio, ideatore del premio, che farà quest’anno il suo debutto in giuria”.
Con loro, giudicheranno le favole il direttore della Giuria Tecnica, Goffredo Feretto, editore della casa editrice Internòs, i giornalisti Pierantonio Zannoni, Silvana Zanovello, Antonio Bozzo, Severino Colombo e Carlo Alberto Bonadies, autore ed editore: “Sono felice di presiedere al Premio Andersen perché credo fortemente nelle fiabe – dice la stessa Ravera -. Penso che siano l’archetipo di tutti i racconti e che raccontare, saper tessere storie, sia l’unica salvezza alla confusione e al cinismo che dilaga sul tempo presente. Credo che le fiabe possano mettere ordine nel disordine del mondo. Ne hanno bisogno i bambini che, molto più di noi adulti, pensano in termini di bene e male, giusto e ingiusto, paura e speranza. Ne hanno bisogno gli adulti, perché il bambino che sonnecchia nel profondo delle loro anime tormentate e distratte, non li abbandoni definitivamente, lasciandoli in preda alla più grave delle malattie contemporanee: la superficialità”.
Torna la sezione del graphic novel, già sperimentata l’anno scorso. Il bando per partecipare al concorso di favole è questo:
Il Festival Andersen si svolgerà dal 6 al 9 giugno, ancora una volta diretto da Leonardo Pischedda, con la supervisione di Mediaterraneo Servizi. Titolo del Festival, “La Coscienza”, mentre Haiti sarà il paese protagonista di “Realtà dal mondo”. C’è la possibilità di entrare direttamente dalla parte dell’organizzazione: “Si aprono infatti le candidature per la creazione di una squadra di volontari che entrerà in azione nei giorni del Festival, diventandone parte integrante, e che sarà inserita nell’organizzazione dopo un breve corso di formazione che consentirà di scoprire le dinamiche e il dietro le quinte del Festival – spiegano gli organizzatori -. È possibile inviare la propria candidatura come volontario compilando l’apposita domanda che si trova nella sezione dedicata su www.andersensestri.it. Nel form sarà possibile anche indicare il settore di preferenza tra i quattro ambiti di lavoro proposti: infopoint, accoglienza del pubblico, organizzazione, staff tecnico, ufficio stampa”.
Ospite d’eccezione sarà Maestro Giovanni Allevi, da sempre attivo sui temi legati all’infanzia e anche Ambasciatore di Save the Children, ONG che quest’anno festeggia i 100 anni di attività. Il compositore sarà presente alla tradizionale sfilata di inaugurazione con i bambini e alla cerimonia di premiazione delle favole più belle, sabato 8 giugno.
“Il Premio e Festival Andersen di Sestri Levante – commenta Ilaria Cavo, assessore alla Cultura di Regione Liguria – è un grande appuntamento, che di anno in anno mira sempre più alto. Il titolo scelto per questa edizione, La Coscienza, è ambizioso, e credo sia una bella sfida per i più giovani. Regione Liguria anche quest’anno sostiene il Festival come uno dei grandi eventi del territorio, uno dei più rilevanti dal punto di vista della cultura e della promozione. È bello che l’importanza del racconto e delle parole sia stata abbinata a quello della musica grazie alla presenza di un testimonial d’eccezione come Giovanni Allevi. Oltre al fattore culturale è di particolare rilevanza l’aspetto formativo: l’idea di creare un gruppo di volontari, di formarli e di inserirli nella complessa macchina organizzativa di un Festival come questo, dà sicuramente opportunità ai giovani di scoprire il proprio talento e tracciare una rotta per il proprio futuro. Non si può dimenticare – conclude l’assessore – il valore di una iniziativa come quella dedicata ad Haiti: è bello che anche da una manifestazione per i più piccoli come questa arrivi un segnale di solidarietà per bambini in difficoltà. Una solidarietà che fa capire il valore dello studio e della scuola”.