Lavagna. E’ pronto ad una raccolta firme, il comparto dei negozianti di Lavagna, per chiedere al Comune di non svolgere la fiera di San Simone il 23 dicembre, come previsto, ma collocarla dopo Natale, magari venerdì 28.
Il motivo non è una concorrenza sul piano commerciale. I diretti interessati spiegano che, piuttosto, si teme la chiusura di Piazza della Libertà e Piazza Milano e quindi la mancanza di tutti i relativi parcheggi all’antivigilia di Natale: “Senza parcheggi, la gente non gira”. E quindi va a effettuare altrove le ultime spese.
Intanto, è Laura Corsi, candidata sindaco di “100% Lavagna”, a chiedere con un comunicato stampa lo slittamento della fiera. Ecco le sue parole integrali:
“Chiedo, con forza e convinzione, alla Spett.le Commissione Straordinaria di revocare immediatamente ogni provvedimento volto a fissare per il prossimo 23 dicembre la fiera in precedenza fissata per il 28 ottobre 2018.
Tale data da ultimo indicata è palesemente inadeguata a rispondere alle esigenze della nostra Città.
In particolare si evidenziano le seguenti criticità:
-la data scelta è totalmente avulsa dalle tradizioni cittadine e posta in prossimità di festività religiose che sono da sempre vissute e partecipate da cittadini e turisti attraverso un calendario di eventi e manifestazioni consolidato e adeguato.
-La modifica del calendario è intempestiva e(a quanto ci risulta) non condivisa preventivamente, neanche VERBALMENTE, con nessuna organizzazione, associazione o soggetto che possa rappresentare gli interessi della nostra Città!
– L’ubicazione della fiera comporterebbe disagi alla viabilità che , in quei giorni, è già particolarmente caotica.
Sono convinta che chi ha predisposto il provvedimento non abbia fornito alla spett.le Commissione Straordinaria tutti gli elementi di valutazione necessari ad assumere una decisione che si ripercuote su tutti i cittadini e gli operatori commerciali di Lavagna; pertanto confido in una IMMEDIATA REVOCA del provvedimento in oggetto, nonché a individuare una nuova data tra il S.Natale e il Capodanno condivisa tra Commissione Straordinaria e associazioni di categoria”.