L’intesa riguarda la Regione Liguria, che ha appena approvato il protocollo, i Comuni di Camogli, Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure e l’Ente Parco di Portofino. Si prevede l’avvio di un servizio coordinato di controllo faunistico del cinghiale, per verificare dove le presenze siano eccessive ed agire di conseguenza.
In particolare, la Regione e l’Ente Parco di Portofino mettono a disposizione il proprio personale di vigilanza. I Comuni coinvolti, invece, designano, allo scopo, almeno una unità, selezionata tra il personale dei rispettivi Corpi di Polizia Locale, e forniscono personale operaio eventualmente necessario al trasporto, al montaggio e allo smontaggio degli impianti di cattura. La Regione provvederà al coordinamento operativo degli interventi. Il protocollo d’intesa ha una durata di 3 anni prorogabili per la stessa durata.
Il commento è dell’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, secondo il quale “la proliferazione incontrollata dei cinghiali negli ambiti urbani e periurbani rappresenta un rischio non solo per i danni arrecati agli orti, ai giardini, agli impianti di irrigazione, ai muretti a secco e a ogni altro manufatto a uso agricolo, ma anche e soprattutto per l’incolumità pubblica dei cittadini”.