Chiavari. L’amministrazione comunale parla di 90mila metri quadrati interamente pubblici, per definire la “nuova” colmata, rifatta nell’operazione che vi collocherà, per costi complessivi ancora non annunciati, a carico dell’Ato e quindi degli utenti di tutta la provincia, il nuovo depuratore.
L’ipotesi Lido salta. Oggi, il sindaco Di Capua e il presidente del consiglio comunale Antonio Segalerba, affiancati dal sindaco metropolitano Marco Bucci, hanno presentato il progetto che prevede l’impianto in colmata, nella fascia a ridosso del mare: “Sarà di fatto lungo e stretto, collocato in una zona che comunque non è fruita dai chiavaresi e piuttosto occupata abusivamente da rom”, dice Di Capua.
I tempi, secondo Bucci: “In 40, 45 giorni voteremo in Conferenza metropolitana una nuova delibera che superi la precedente”. Sulla realizzazione, si azzarda: “Taglia il nastro Di Capua”.
Il progetto di massima delineato oggi, sul quale lavorano i tecnici del gestore, Ireti, prevede un nuova passeggiata con pista ciclabile lungo il mare, puntellata di locali turistici, bar e ristoranti. L’attuale parcheggio verrà coperto da una piastra polifunzionale. Il campo da calcio rimarrà, con tribune a gradoni, in stile arena e, secondo l’amministrazione, servirà anche ad ospitare concerti o altri eventi. In tutta la zona di levante e attorno alle altre strutture, previsti solo alberi, per una grande area verde sul mare.
Il depuratore mantiene le caratteristiche già note: servirà Chiavari, Lavagna, Cogorno, Ne e Fontanabuona, per un totale di 140mila abitanti equivalenti, e sarà realizzato con tecnologia a membrane.