Un fuoco a Leivi, uno a Lavagna, due a Rapallo: questo, secondo quanto riporta oggi il Secolo XIX, è il coinvolgimento del Tigullio (poi c’è il Golfo Paradiso, con due casi a Pieve e uno a Recco) nell’operazione dei carabinieri forestali, che, con l’elicottero di stanza ad Albenga, hanno sorvolato, giovedì, il territorio di tutta la provincia di Genova, per individuare fuochi accesi per bruciare erbacce, malgrado il divieto in vigoredal 2 agosto per lo stato di grave pericolosità dovuto alla siccità.
In totale, sono stati individuati quattordici fuochi di questo tipo. Con lo stato di grave pericolosità, la sanzione per chi accenda roghi è di 2.064 euro, quindi il totale raggiunto è di 28.896 euro: cinque le contestazioni immediate sul posto, per le altre sono in corso le notifiche. I carabinieri forestali segnalano che il 60% degli incendi boschivi è riconducibile a imprudenza, imperizio o negligenza, ed in particolare proprio all’accensione di fuochi di pulizia vicini alle aree boschive o non controllati.