Torriglia ed ex colonia Fara, la posizione di “Noi di Chiavari”

Chiavari. “Chiederemo una commissione specifica sull’Istituto Torriglia, mentre sulla riduzione del progetto di riqualificazione dell’ex Colonia Fara porteremo la nostra cospicua documentazione alle autorità di competenza”. Sono le parole di Roberto Levaggi (capogruppo), Daniela Colombo e Silvia Garibaldi di “Noi di Chiavari”, al termine del consiglio comunale del 16 agosto, convocato proprio dalla minoranza per discutere quattro interpellanze rimaste indietro dalla precedente seduta, “improvvisamente troncata senza spiegazioni: ampliamento della casa di riposo Torriglia; revisione del progetto di riqualificazione dell’ex Colonia Fara in variante a quanto già approvato; pulizia del sottopasso di via Prandina; degrado del cimitero monumentale.

La situazione più grave – dicono – riguarda la Colonia Fara. Abbiamo fatto delle precise domande, alle quali il sindaco, che ha anche le deleghe all’urbanistica, non ha assolutamente risposto. Di Capua si è limitato a fornirci delle spiegazioni tecniche, che avevamo perfettamente letto, avendo fatto una richiesta di accesso agli atti. Noi continuiamo a chiedere chi ha seguito questa pratica. Chi è andato in Collegio di Vigilanza, in Regione, a definire la riduzione del centro benessere previsto e delle 99 cabine dello stabilimento balneare. Una scelta che comporterà la rinuncia ai quaranta posti di lavoro che erano stati annunciati. Che ruolo ha avuto il presidente del consiglio comunale Segalerba in questa vicenda? Perché la variante non è stata portata in consiglio?”.

Levaggi aggiuge: “Quando ero sindaco, l’attuale presidente del consiglio comunale Segalerba sostenne, e lo dichiarò anche sui giornali, che non poteva diventare consigliere di minoranza, surrogando Valeria Leoni, perché aveva interessi con un privato che sarebbero stati confliggenti con il ruolo pubblico. Era infatti avvocato di Fara Srl, la società che ha acquistato l’ex colonia dal Comune. Ricordo che sia lui sia il dottor Bottini vennero da me come controparti, a volte anche in maniera piuttosto agguerrita. Pure a me, da sindaco, vennero proposte delle varianti allo strumento urbanistico adottato dal consiglio, ma non le presi neppure in considerazione perché volevo tener fede a quanto deciso dal consiglio comunale e perché qualsiasi modifica sarebbe dovuta passare per questa stessa assemblea. A questo punto  porteremo la nostra ricca documentazione a chi di competenza”.

Quanto al Torriglia, i consiglieri specificano: “Perché il sindaco ha assegnato degli incarichi al consigliere Giardini e al consigliere Corticelli a proposito del Torriglia e del progetto di ampliamento, visto che ha già potuto nominare cinque membri del consiglio di amministrazione? Chiederemo la convocazione di una commissione apposita. Per indagare sulla gestione amministrativa del Torriglia, sull’area di Preli e sul contratto con HGM per la collina. Noi, come detto più volte, siamo assolutamente contrari all’ampliamento a titolo oneroso e non di permuta e riteniamo che il Torriglia, che è un bene di tutti i chiavaresi, debba perseguire il suo statuto, che è quello di fornire assistenza agli anziani della città, non imbarcarsi in pericolose operazioni immobiliari, sulla scorta di progetti ampiamente impattanti e deturpanti”.