Rio Rezza, ospedale di Lavagna e zona rossa: la situazione sembra sbloccarsi

Lavagna. Sembra sbloccarsi la situazione riguardante il Rio Rezza e la classificazione a zona rossa dell’area dell’ospedale di Lavagna, determinante anche per quanto riguarda l’apertura della nuova “palazzina” (nella foto) che dovrebbe ospitare tutto il dipartimento di Psichiatria.

La determina dirigenziale odierna del segretario generale del Comune di Lavagna, Stefania Caviglia, appare, infatti, come l’ultimo atto di un iter partito con l’approvazione del progetto esecutivo nell’ottobre 2013, per proseguire con i lavori (in particolare, la realizzazione di una vasca di laminazione) da 522mila euro, ultimati il 28 novembre 2015. Dal documento di oggi, si apprende che poi ci sono stati problemi, perché “la Regione Liguria ha attivato un procedimento di polizia idraulica, in merito alla difforme realizzazione” di alcune opere sul Rezza, poi “ha comunicato osservazioni”. Alla fine, “si è reso necessario, fra l’altro, procedere ad un nuovo collaudo tecnico amministrativo e collaudo strutturale dei lavori di regimazione idraulica del Rio Rezza, primo lotto, secondo stralcio”. Il certificato del collaudo è arrivato il 28 febbraio scorso e il Comune lo ha trasmesso alla Regione. Ora, vengono affidati interventi di manutenzione, ma da soli 8.500 euro. “Questo era l’ultimo atto per concludere l’iter e poter declassare l’attuale zona rossa del piano di bacino – spiega Caviglia – Dalla Regione abbiamo un sostanziale assenso e ora tocca alla Asl procedere, probabilmente presentando una Scia”. Con il declassamento dovrebbe arrivare anche la definitiva agibilità e quindi l’apertura della nuova palazzina.