Chiavari. C’è un problema da risolvere, per il progetto dei ponti da abbattere e ricostruire, sul Rupinaro, a Chiavari.
Come spiega il comunicato divulgato dal Comune di Chiavari: “È entrato in vigore il 17 Gennaio 2018 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativo “all’aggiornamento delle Norme Tecniche per le costruzioni” che stabilisce, per ciò che concerne i lavori di messa in sicurezza del Rupinaro, la necessità di contemplare un franco idraulico di un metro e mezzo di altezza per tutti i progetti dei ponti sul torrente (franco idraulico è definito come la distanza tra la quota liquida di progetto a monte del ponte e l’intradosso delle strutture).
Si pone, quindi, il problema di realizzare strutture enormi, di altezza decisamente superiore a quelle attuali e superiori anche a quelle ipotizzate nei progetti preliminari.
L’amministrazione Di Capua, congiuntamente con gli uffici tecnici, dovrà quindi confrontarsi con Regione Liguria per capire in quale modo procedere data l’impossibilità di deroga del decreto in oggetto e l’inattuabilità di realizzazione del progetto stesso, in quanto si andrebbe ad aumentare notevolmente l’altezza dei ponti compromettendo l’accesso alle abitazioni limitrofe”.
Il punto della situazione arriva dopo la riunione tecnica questa mattina a Palazzo Bianco tra amministrazione comunale e gli ingegneri della Patscheider & Partner per fare il punto della situazione sui lavori di messa in sicurezza del torrente Rupinaro dopo le prove statiche del 9 Aprile sui ponti di Corso Valparaiso, Viale Tappani e Corso Italia.
Oltre al sindaco Marco Di Capua e al Rup Geom. Agostino Oliveri, presenti anche l’Ing Fulvio Figone, dirigente del settore Lavori Pubblici, l’Ing. Paolo Nattero e il Commissario della Polizia Municipale Ettore Stella.
Al microfono di Twebnews, incontrato a Santa Margherita, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone è però rassicurante: «La Regione ha già dato risposte con i finanziamenti per una serie di interventi sul Rupinaro. Ora, abbiamo bisogno di lavorare a livello di interpretazione normativa sul franco idraulico. Il decreto ministeriale va rispettato ma abbiamo piena fiducia perché abbiamo una leggere regionale più avanti, che dice che il franco va rispettato ma che ci possono essere deroghe, e sul Rupinaro credo c he la deroga possa essere applicata, semplicemente perché non c’è lo spazio per applicare l’impostazione che il decreto ha chiesto. Quindi, siamo pronti. Il sindaco mi ha garantito di essere pronto con i progettisti e questo vuol dire poter aprire i cantieri entro l’anno».
Intanto, allora, oggi sono state analizzate le prove di carico dei tre ponti, il cui collaudo ha una valenza certificata di cinque anni ma con alcune prescrizioni ed indicazioni: gli automezzi di passaggio sui ponti non potranno superare le 44 tonnellate di peso e i 30 km/h, mentre solo per i ponti di Viale Tappani e Corso Valparaiso, sarà necessario intervenire con operazioni di manutenzione prima dell’inizio dei lavori definitivi.
Regione Liguria ha accettato la proposta d’inversione del cronoprogramma per il rifacimento dei ponti: si partirà, quindi, da Viale Tappani ed una volta individuati i progettisti si potrà definire quale sarà il secondo e terzo ponte ad essere rifatto, tra Corso Valparaiso e Corso Italia.
Chiavari. C’è un problema da risolvere, per il progetto dei ponti da abbattere e ricostruire, sul Rupinaro, a Chiavari.
Come spiega il comunicato divulgato dal Comune di Chiavari: “È entrato in vigore il 17 Gennaio 2018 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativo “all’aggiornamento delle Norme Tecniche per le costruzioni” che stabilisce, per ciò che concerne i lavori di messa in sicurezza del Rupinaro, la necessità di contemplare un franco idraulico di un metro e mezzo di altezza per tutti i progetti dei ponti sul torrente (franco idraulico è definito come la distanza tra la quota liquida di progetto a monte del ponte e l’intradosso delle strutture).
Si pone, quindi, il problema di realizzare strutture enormi, di altezza decisamente superiore a quelle attuali e superiori anche a quelle ipotizzate nei progetti preliminari.
L’amministrazione Di Capua, congiuntamente con gli uffici tecnici, dovrà quindi confrontarsi con Regione Liguria per capire in quale modo procedere data l’impossibilità di deroga del decreto in oggetto e l’inattuabilità di realizzazione del progetto stesso, in quanto si andrebbe ad aumentare notevolmente l’altezza dei ponti compromettendo l’accesso alle abitazioni limitrofe”.
Il punto della situazione arriva dopo la riunione tecnica questa mattina a Palazzo Bianco tra amministrazione comunale e gli ingegneri della Patscheider & Partner per fare il punto della situazione sui lavori di messa in sicurezza del torrente Rupinaro dopo le prove statiche del 9 Aprile sui ponti di Corso Valparaiso, Viale Tappani e Corso Italia.
Oltre al sindaco Marco Di Capua e al Rup Geom. Agostino Oliveri, presenti anche l’Ing Fulvio Figone, dirigente del settore Lavori Pubblici, l’Ing. Paolo Nattero e il Commissario della Polizia Municipale Ettore Stella.
Al microfono di Twebnews, incontrato a Santa Margherita, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone è però rassicurante: «La Regione ha già dato risposte con i finanziamenti per una serie di interventi sul Rupinaro. Ora, abbiamo bisogno di lavorare a livello di interpretazione normativa sul franco idraulico. Il decreto ministeriale va rispettato ma abbiamo piena fiducia perché abbiamo una leggere regionale più avanti, che dice che il franco va rispettato ma che ci possono essere deroghe, e sul Rupinaro credo c he la deroga possa essere applicata, semplicemente perché non c’è lo spazio per applicare l’impostazione che il decreto ha chiesto. Quindi, siamo pronti. Il sindaco mi ha garantito di essere pronto con i progettisti e questo vuol dire poter aprire i cantieri entro l’anno».
Intanto, allora, oggi sono state analizzate le prove di carico dei tre ponti, il cui collaudo ha una valenza certificata di cinque anni ma con alcune prescrizioni ed indicazioni: gli automezzi di passaggio sui ponti non potranno superare le 44 tonnellate di peso e i 30 km/h, mentre solo per i ponti di Viale Tappani e Corso Valparaiso, sarà necessario intervenire con operazioni di manutenzione prima dell’inizio dei lavori definitivi.
Regione Liguria ha accettato la proposta d’inversione del cronoprogramma per il rifacimento dei ponti: si partirà, quindi, da Viale Tappani ed una volta individuati i progettisti si potrà definire quale sarà il secondo e terzo ponte ad essere rifatto, tra Corso Valparaiso e Corso Italia.