Dopo Cogorno e Santa Margherita, altri due Comuni fanno sapere ai propri contribuenti che le somme richieste come Tari sono giuste e non devono dare atto a rimborsi. Il dubbio, come molti sapranno è legato all’eventuale duplicazione, sulle pertinenze, della quota variabile della tassa, che il ministero ha chiarito essere da applicare solo una volta, e quindi all’abitazione, senza essere richiesta ulteriormente per il garage o la cantina pertinenziali.
Quello di Sestri Levante scrive che “anche in risposta a vari quesiti pervenuti” si fa sapere che “sino all’anno corrente la metodologia di calcolo del dovuto è stata effettuata attraverso l’applicazione della tariffa monomia (unica), in virtù di una deroga legislativa”. Insomma, non c’erano nemmeno quota fissa e variabile.
Il Comune di Chiavari, invece, scrive, in una nota, che “non ha applicato la tariffa sulla parte variabile relativa ai box/cantine e tutto quanto di pertinenziale, per cui risulta esatto il calcolo stimato e comunicato ad ogni contadino chiavarese.
Per un eventuali controlli e verifiche consultare l’Ufficio Tributi, scrivendo una mail a tributi@comune.chiavari.ge.it, chiamando il 0185-365288, o recandovi direttamente presso gli uffici dal lunedì al sabato ore 9.00-12.00, il lunedì e il mercoledì dalle ore 14.30 alle 16.30”.