Rapallo, raccolta fondi per i terremotati, le precisazioni di Brigati

Rapallo.  A seguito delle polemiche sollevate da alcune associazioni cittadine in merito alla destinazione dei fondi raccolti dal Comune di Rapallo tramite conto corrente, alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terremoto, il vicesindaco con delega a servizi sociali e volontariato, Pier Giorgio Brigati, intende chiarire alcune questioni: <Le 32 associazioni che hanno partecipato ad “Amatriciamoci” (l’evento conviviale organizzato lo scorso 2 ottobre per raccogliere fondi pro terremotati) si sono organizzate in otto gruppi, ognuno dei quali fa da capofila per tenere i rapporti con il Comune. Fin da subito ho detto che i fondi raccolti sarebbero stati destinati per iniziative certe e seguite fino alla realizzazione, dopo lo svolgimento della manifestazione “Amatriciamoci”, è arrivata la proposta da parte di alcune associazioni di aderire al progetto “Il Levante per Arquata”, discussa e votata positivamente e all’unanimità delle associazioni in data 21 novembre 2016 durante la riunione svoltasi nel salone consiliare del municipio di Rapallo. Nei giorni successivi i Sindaci dei Comuni del Levante (in rappresentanza del Comune di Rapallo era presente il consigliere Walter Cardinali) si sono recati ad Arquata del Tronto per verificare personalmente la situazione nelle zone colpite dal sisma e la fattibilità del progetto di realizzazione di un centro di aggregazione sociale nel territorio di Arquata. Nodo cruciale della vicenda:

a seguito delle forti scosse che si sono succedute al terremoto del 24 agosto 2016, il territorio di Arquata del Tronto ha subito danni tali da mettere in discussione l’ipotesi di ricostruzione del paese: è stato lo stesso Comune di Arquata, pertanto, a sospendere l’iniziativa, chiedendo ai Comuni una pausa di riflessione. Nell’agosto 2017>, prosegue Brgati, <a seguito della decisione di procedere con la ricostruzione del paese, lo stesso Comune di Arquata del Tronto ci ha fatto pervenire la richiesta di riattivare e procedere con l’iniziativa al più presto. L’urgenza manifestata dal Comune di Arquata del Tronto ha reso necessaria la convocazione tempestiva di una riunione tra i soggetti aderenti al progetto “Il Levante per Arquata”, incontro che si è tenuto lo scorso 9 agosto. Nell’occasione e in accordo con le associazioni presenti (il Comune di Rapallo non si è mai mosso di propria iniziativa, ma sempre a seguito di decisioni collettive tra gli aderenti al progetto) è stato deciso di confermare il contributo al progetto di Arquata;  versare 5.000 euro all’associazione rapallese “Aiutateci ad aiutare” (che, nel frattempo, assieme ad altre associazioni si era recata due volte a Paganica, frazione de L’Aquila, portando un aiuto alla popolazione colpita dal sisma), contributo che l’associazione trasformerà in tessere a scalare, del valore di 50 euro ciascuna, per acquisto di beni di prima necessità che verranno consegnate alla popolazione direttamente oppure attraverso il Comune de L’Aquila-Distretto di Paganica. E ancora, di aderire al progetto del Gruppo Alpini e della Protezione Civile di Paganica, presentato nel salone consiliare del Comune di Rapallo lo scorso 27 maggio, in presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Rapallo e delle Associazioni, che prevede la costruzione di una struttura per l’emergenza che verrà denominata “Casa Rapallo”. Non si riscontra alcuna situazione di immobilismo: alcune associazioni (tra cui i Volontari del Soccorso di S. Anna e “Aiutateci ad Aiutare), come sottolineato in precedenza, si sono recate due volte sui luoghi colpiti dal terremoto, ed è stato lo stesso Comune di Arquata del Tronto a bloccare temporaneamente l’iniziativa. Oltre al progetto di Arquata del Tronto, come detto, si è deciso di aderire anche al progetto di Paganica, per la cui realizzazione è necessaria una nuova raccolta fondi: per questo motivo intendiamo organizzare una nuova iniziativa conviviale, a cui sono invitate tutte le associazioni che intendano supportare la causa senza polemizzare strumentalmente la vicenda>.