Pillole #antistress: la tendenza al controllo
Ho letto un articolo interessante sulla “tendenza al controllo” quale stato vissuto dai più. “Stato” perchè è come una condizione di base che rimane attiva anche quando la realtà non lo richiede. Porto esempi concreti: vi capita mai di ritrovarvi con le spalle alzate verso le orecchie? A modi difesa? Con una tensione presente, talvolta per giorni, di cui ci accorgiamo solo in un determinato momento…quando qualcuno ci aiuta a percepirla o quando diventa intollerabile e porta con sè anche altri sintomi, attivando per esempio dolorosi mal di testa? Oppure vi siete mai ritrovati con le dita dei piedi e,o delle mani in posizione innaturale, contratta, come se stessimo aggrappati alla terra o tirassimo fuori gli artigli?
Il corpo intelligentemente è lo specchio del nostro stato psichico ed emotivo e in modo evidente (anche se non ce ne accorgiamo) manifesta il disagio, il disappunto, il ritiro, l’aggressività, la paura, la confusione e tutte le sfumature di ciò che ci attraversa. Il rischio è che se non siamo consapevoli che stiamo “alzando l’asticella” delle nostre aspettative, delle nostre performance, del multitasking, della quantità degli impegni giornalieri, rischiamo di rimanere contratti , tesi costantemente anche se non lo percepiamo, e questa tensione corrode il nostro corpo e la nostra mente, traghettandoci nel tempo in veri e propri disturbi psicofisici.
I pensieri occupano la nostra mente, il fare le nostre giornate, spremiamo il nostro corpo nell’attività sportiva, anche questa vincolata tra “un primo e un dopo limitati e limitanti” e arriviamo a sera distrutti….dormiamo, a volte male, e ripartiamo….per il prossimo giro di giostra. In tutto questo mente e corpo sono spesso disconnessi perchè non ascoltiamo di cosa avremmo bisogno in quel momento, proprio in quel preciso momento,…non siamo abituati a interrogare il corpo chiedendogli “di cosa hai bisogno”?, ci programmiamo pensando di reggere qualsiasi peso ma spesso il peso spezza perchè non abbiamo acquisito la flessibilità di piegarci. E allora recuperare piccole pause quotidiane, qualche minuto alla scrivania, in macchina, in casa, in cui percepire le aree tese del corpo e portare l’intenzione di rilassarle, qualche momento per sentire il movimento del respiro nell’addome, qualche
,…piccoli gesti, piccole pause che possono fare la differenza per la nostra salute.
Non abbiate timore a sperimentare, vi assicuro che non perdiamo tempo e puo’ anche succedere che guadagniamo un sorriso.
Buona settimana! Alla prossima Pillola #antistress!