Liguria. Proroga di 30 anni alle concessioni demaniali marittime vigenti, per tutelare le imprese balneari italiane garantendo parità di trattamento con quelle di altri Paesi europei, e nuove concessioniche, a seguito di evidenza pubblica, che tengano conto degli investimenti materiali e immateriali con un periodo concessorio non superiore ai 30 anni: lo chiedono i sindaci dei Comuni costieri liguri, che hanno ratificato la propria comune posizione presso Anci Liguria. <Quello delle concessioni demaniali marittime è un tema particolarmente difficile e sentito da noi sindaci, che siamo chiamati a rispondere alle richieste e alle esigenze di tutti: delle imprese balneari, che chiedono garanzie, del Governo, che ha necessità di approvare velocemente un decreto legge, e ovviamente dei cittadini, a cui dobbiamo offrire sempre servizi adeguati – ha commentato Luigi Pignocca, vicepresidente di Anci Liguria e sindaco di Loano. – Crediamo che il principio del “doppio binario” tra concessioni vigenti e concessioni nuove possa essere condivisibile da tutti e sia la soluzione più corretta per valorizzare le peculiarità del nostro territorio e le caratteristiche delle imprese balneari che vi operano, prevalentemente di dimensione e natura famigliare e chiediamo quindi che Anci nazionale si faccia portavoce di questa richiesta con il Governo>. Anci Liguria chiede inoltre che sia rafforzata l’attribuzione direttamente ai Comuni di una congrua percentuale dei canoni demaniali marittimi, <considerato che questi sostengono tutti i costi per la gestione delle concessioni demaniali marittime, compresi gli eventuali contenziosi. Rispetto alla legge delega, i Comuni liguri evidenziano infine che l’elaborazione dei bandi per l’assegnazione delle nuove concessioni verrebbe a gravare fortemente sulle proprie strutture, già messe a dura prova dalla legislazione degli ultimi anni e dai tagli subiti, lasciando un ulteriore responsabilità, non sostenuta da adeguate risorse, in capo ai Sindaci>.