Atp, la Città metropolitana ha approvato le linee per la ricapitalizzazione

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Genova. Via libera dalla Città metropolitana di Genova alla ricapitalizzazione di Atp, mantenendo l’attuale assetto a maggioranza pubblica della società, e sulla base di un piano industriale che garantisca investimenti, efficienza del servizio ed equilibri economici. Il Consiglio metropolitano ha approvato, dopo un lungo dibattito, la delibera sugli indirizzi per la partecipazione all’aumento di capitale presentata dal consigliere delegato Nino Oliveri. <La cosa più importante è che la Città metropolitana dà sostanza concreta a ciò che vuole fare, come aveva detto prima dello sciopero, ribadito in tutto il confronto sindacale e sottoscritto nell’accordo, per il futuro di Atp.>, ha detto il sindaco Marco Doria. Ha aggiunto Oliveri: <La ricapitalizzazione è una misura strutturale legata a un concreto piano industriale che potrà dare nuove prospettive all’azienda anche in vista della partecipazione alla gara, non da sola, per il servizio di trasporto pubblico locale su tutto il bacino metropolitano>.

L’ente genovese parteciperà con 1,560 milioni, all’aumento di capitale complessivo di 3 milioni che per l’importo restante impegnerà Autoguidovie Spa, socio privato di minoranza in Atp Esercizio srl, controllata con il 51,54% da Atp spa in cui la Città metropolitana ha la maggioranza con il 50,53% e di cui sono azionisti anche Amt Spa al 45,63% e i comuni di Chiavari, Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure e Sestri Levante, al 3,84%. L’atto della Città metropolitana stabilisce che l’aumento di capitale, deve fondarsi su questi punti: Atp Spa e Atp Esercizio Srl devono chiudere gli ultimi tre bilanci, dal 2014 al 2016, senza perdite; i comuni soci devono concedere, come hanno già fatto o stanno facendo, la proroga di almeno un anno all’azienda per la restituzione del prestito di 600.000 euro nel concordato preventivo; Atp Esercizio Srl deve presentare un piano industriale con misure e investimenti che garantiscano di mantenere gli equilibri finanziari nel prossimo triennio. E ancora, con l’aumento di capitale deve rimanere inalterato il controllo pubblico dell’azienda, senza alcun aumento delle quote del socio privato; l’operazione deve rispettare le norme previste dal testo unico sulle società a partecipazione pubblica e relative procedure. La Città metropolitana finanzierà la ricapitalizzazione di Atp con uno stanziamento inserito nel bilancio di previsione 2017-19 che potrà essere impegnato nei primi mesi del prossimo anno, dopo l’approvazione del conto consuntivo 2016. Nel dibattito, prima del voto, al centro degli interventi anche il lungo sciopero dei dipendenti Atp e il difficile confronto con i sindacati. Per il vicesindaco metropolitano Valentina Ghio <è importante valorizzare l’accordo siglato, per ripartire da quel dato evitando di farci del male. Sono stati giorni molto difficili per chi è stato alla trattativa, ma anche per il territorio. Ci sarà da lavorare, abbiamo ricevuto sollecitazioni da tanti amministratori locali spiazzati da questa situazione. E’ l’occasione perché ci sia un ruolo forte della Città metropolitana con le amministrazioni del territorio, per cercare di comprendere insieme fino in fondo il futuro dell’azienda>.