Il tema delle diete alimentari è in auge. Le condizioni di vita mutano continuamente: viviamo in una società consumistica con ogni ben di Dio a portata di portafoglio, l’industria alimentare produce produce produce guardando la massa (della popolazione) e ben poco l’individuo. E poi ci sono gli stereotipi e gli status symbol propinati dai mass media a seconda delle fasi storiche e dei fenomeni sociologici, sempre condizionati dalle tendenze del mondo economico – finanziario. In tutto questo si fa strada una controtendenza: tornare dal macro al micro, dalla massa all’individuo riappropriandosi dei gusti sani, del biologico in relazione ai cicli delle stagioni (finché saranno tali); in fin dei conti è una via per riappropiarsi della propria salute. Ovviamente questo vale al di qua del Mediterrano e di quel muro immaginario (nemmeno tanto) tra Nord e Sud del Mondo dove urla la contraddizione: noi facciamo i conti con l’opulenza, di là fanno i conti con la fame.
Tornando a bomba 🙂 sulle diete alimentari vi propongo questa settimana l’articolo di Repubblica non tanto per la specifica “formula della longevità” ma per quell’ “avvicinamento al digiuno” che mi piace pensare quale elemento di espogliazione di quel “ di più” che ci accompagna sì nel corpo ma soprattutto nella mente. Sappiamo che sono connessi, no?
Mi raccomando… sempre diete sono, e per qualsiasi “corretta alimentazione” i nutrizionisti non mancano! Non improvvisiamoci…
e BUONA ALIMENTAZIONE!
Alla prossima settimana 🙂